Nella variante strutturale al piano regolatore approvata a ridosso delle elezioni comunali del 2011 era uno dei tre “poli” turistici previsti a Gavi. I primi due, la Cheirasca e Villa Torlonia, sono naufragati (senz’altro il primo), il terzo, Villa Sparina, invece, dopo sette anni ha avviato il suo iter. A Monterotondo la famiglia Moccagatta è stata tra le prime ad abbinare la produzione del Gavi docg alla ristorazione e alla ricettività, attività che ora ha deciso di potenziare con un borgo residenziale e un ampliamento dell’albergo esistente. L’architetto Gianni Arlunno di Torino ha progettato le nuove abitazioni a fianco della tenuta, dove potenzialmente potrebbero trovare alloggio 120 persone in otto edifici al massimo di due piani, costruiti in un versante circondato dai vigneti.

Monterotondo, i vigneti di Villa Sparina

L’impatto visivo delle nuove edificazioni sarà ridotto, si legge nel progetto, da terrazzi giardino e le autorimesse saranno interrate come la tavernette e le cantine. Nel progetto anche piccole piscine private per ognuno degli immobili. Come si diceva, sarà ampliato l’albergo e sarà costruito un edificio ex novo con la stessa destinazione. Una parte della villa padronale diventerà anch’essa ricettiva e ampliata. Sul sito del Comune è possibile consultare la documentazione per presentare, da parte di cittadini e associazioni, eventuali osservazioni al progetto. Poi il voto del Consiglio comunale sulle convenzione tra Comune e Villa Sparina.