I massi della difesa spondale del Lemme a Voltaggio portati via dall’ultima piena del torrente. Nei mesi scorsi il Cociv aveva realizzato la massicciata sulla sponda destra del torrente nel tratto di fronte alla ex cava Cementir, dove sono in corso di deposito 1,6 milioni di metri cubi di smarino del Terzo valico nel cosiddetto Dp04. Un’opera arrivata dopo la prima difesa spondale, realizzata in sponda sinistra, sotto l’ammasso di terra e roccia che sta si sta elevando sempre di più. Mario Bavastro, del circolo Legambiente Val Lemme, ha scattato le immagini che mostrano quanto abbia resistito l’ultimo intervento del Cociv nel torrente: “I massi della cosiddetta “riqualificazione” di questo tratto del Lemme sono stati portati via dalla piena di fine agosto e tutti li potevano vedere in mezzo al letto del corso d’acqua. Non solo: questi interventi, sulla carta, dovrebbero servire a tutelare la strada da eventuali esondazioni ma, come mostrano le immagini, il Lemme, seppure per poco, ha invaso la provinciale 160. Non basta: le piante che il Cociv ha piantato a ridosso del Lemme per sostituire quelle inutilmente tagliate stanno morendo”.

La strada provinciale 160 a ridosso della ex cava Cementir e del Lemme, che è esondato a fine agosto

La situazione nella ex cava Cementir è stata discussa anche nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Voltaggio. L’opposizione ha presentato un’interpellanza sui volumi di smarino da conferire nel sito e sul possibile aumento del traffico di mezzi pesanti in val Lemme. L’ex sindaco Michele Bisio ha ricordato che “il progetto originale del Terzo Valico prevede il deposito di smarino per una capacità di 1,6 milioni di metri cubi. Secondo i dati resi noti da Cociv già nel 2018 rimaneva disponibile una capacità di circa 1,1 milioni  con la previsione, a completamento dei lavori, di produrre ulteriori 1,5 milioni. I 400 mila in eccesso sarebbero stati conferiti presso i siti di pianura. Senonchè nei primi mesi di quest’anno Cociv ha deciso di trasportare presso la cava Cementir 945 mila metri cubi provenienti dalla finestra Castagnola, e a quanto ci risulta senza la benché minima protesta dei sindaci interessati. A questo punto – ha proseguito Bisio – il materiale che dovrà essere conferito presso altri depositi di pianura sale a circa 1,4 milioni con un traffico di camion in Val Lemme valutabile in oltre 200 viaggi/giorno di media nel periodo 2021-2022, senza contare i mezzi provenienti dal cantiere della Castagnola”. Il sindaco Giuseppe Benasso ha risposto leggendo l’aggiornamento semestrale del Piano di Utilizzo Terre da Scavo del Terzo Valico, trasmesso dal Cociv, che smentisce le affermazioni di Bosio. Nel documento si conferma che “il complesso dei volumi destinati al DP04 – Ex Cava Cementir proviene per circa il 70%, dal cantiere “Finestra Vallemme”.

Il deposito di smarino dell’ex cava Cementir di Voltaggio

È previsto inoltre da Piano di Utilizzo che possa essere conferito al DP04 anche materiale proveniente dal Cantiere “Finestra Castagnola” per circa il 10% del volume complessivo del deposito. I volumi di terre e rocce che verranno conferiti al DP04 dal Cantiere di Castagnola rispecchiano quindi le previsioni del Piano di Utilizzo vigente per un volume residuo già previsto di circa 50.000 mc corrispondente prevalentemente ai terreni che rientrano all’interno dei parametri della Tab. 1 col. B. Attualmente – ha concluso il Cociv – non è pertanto prevista una rimodulazione dei volumi di conferimento dal cantiere di Castagnola al DP04 e, di conseguenza, lo spostamento dei trasporti di terre dal cantiere di Vallemme verso i siti di pianura fatte salve diverse necessità connesse a variazioni delle caratteristiche chimico-fisiche dei terreni scavati al momento non prevedibili”. Benasso ha inoltre spiegato che, nei primi mesi dell’anno dell’1,6 milioni di metri cubi di smarino conferibili nel DP04 ne erano stati conferiti 700mila; “di questi, 200mila erano della Finestra Val Lemme (foro pilota di Voltaggio), mentre gli altri cinquecentomila erano stati portati da altri cantieri, di pianura o dal foro Castagnola (soltanto da pochi mesi possono provenire dal foro Castagnola venti camion quattro assi al giorno di smarino di “colonna B” verso il DP04 – al massimo saranno 45/50 mila metri cubi)”. Inoltre, “ormai da mesi da cantieri di pianura non arrivano camion di smarino al DP04. In autunno verrà installato il nastro trasportatore che porterà smarino da finestra Val Lemme a DP04 scavalcando la SP160 della Bocchetta e il Lemme”. Michele Bisio ha annunciato che chiederà un incontro con Cociv sui dati riferiti all’ex cava.