Voltaggio: “Il Comune non rinunci agli alloggi per anziani nelle vecchie stalle del Sant’Agostino”

Lo chiede il gruppo di minoranza. Lo stop all'intervento nell'ambito dell'accordo sulla scuola tra Comune e Fondazione

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La chiesa dell'ex ricovero di Sant'Agostino a Voltaggio
La chiesa dell'ex ricovero di Sant'Agostino a Voltaggio

“Voltaggio non deve rinunciare al condominio assistito per anziani previsto nelle vecchie stalle dell’ex ricovero di Sant’Agostino”. A chiederlo è il gruppo consiliare di minoranza voltaggino.

Di recente è emerso che il Comune acquisirà dalla Fondazione Duchessa di Galliera l’edificio che ospita le scuole elementari. In cambio, l’ente genovese non pagherà i 29 mila euro di oneri di urbanizzazione richiesti per i lavori dell’ex ricovero (oggetto di un contenzioso al Tar) e non realizzerà gli appartamenti per i vecchietti del paese previsti appunto nelle ex stalle del Sant’Agostino, intervento che doveva concludersi entro il 31 dicembre scorso. Il problema principale sono i soldi: da 170 mila la cifra necessaria è salita a 240 mila euro, insostenibile per le casse della Fondazione, già alle prese con pesanti esposizioni con le banche.

I locali del Sant’Agostino ristrutturati per il personale Cociv

Per il paese l’acquisizione della scuola è senz’altro positiva, sottolinea l’opposizione, “non solo perché il Comune nei decenni scorsi ci ha già speso alcune centinaia di migliaia di euro, ma anche perché, dimostrandone la proprietà, può accedere a contributi pubblici per lavori di adeguamento antisismico dell’edificio”. Quel che non va giù al gruppo guidato da Giuseppe Benasso è la rinuncia d aver gli alloggi per anziani nelle ex stalle, intervento che doveva completare la ristrutturazione di tutto il vecchio ricovero conclusa negli anni scorsi per dare alloggio al personale del Terzo valico. “Come avevamo già auspicato nel Consiglio Comunale del 30 settembre 2014 che autorizzava i lavori, l’ex ricovero Sant’Agostino, ora adibito a stanze per operai, a fine lavori del Terzo Valico dovrà tornare un pensionato per anziani (una cinquantina di posti) e allora l’ex stalla ristrutturata, potendosi appoggiare all’organizzazione del pensionato, potrà ospitare i mini alloggi per anziani. Quindi eravamo e siamo d’accordo a concedere alla Fondazione una sospensione della ristrutturazione dell’ex stalla se in questo momento non ha i soldi per eseguire i lavori, ma no a una rinuncia definitiva”.

Invece si va verso una rinuncia definitiva, stando quanto dichiarato dal sindaco Michele Bisio. La Fondazione si è infatti sobbarcata l’intera spesa per ristrutturare l’ex ricovero, spacciato come intervento realizzato nell’ambito della legge regionale 4 del 2011, riferita alla “promozione di interventi a favore dei territori interessati dalla realizzazione di grandi infrastrutture”: una norma “vuota”, poiché non prevede nessuno stanziamento.