Costerà 300 mila euro la sistemazione di piazza Marconi, una delle più piccole di Gavi, nel rione Paraso, e sarà fatta in due tempi.

Il sindaco di Gavi, Rita Semino
Il sindaco di Gavi, Rita Semino

La giunta comunale guidata dal sindaco Rita Semino ha approvato una serie di delibere che prevedono la notevole spesa, accanto a quella già sostenuta per l’ex oratorio di Sant’Antonio, situato tra la piazza e via Mameli. L’edificio, come è noto, era stato acquistato nel 2011, poche settimane dopo le elezioni vinte dalla maggioranza targata Nicoletta Albano. La proprietaria era Brunella Molinari, candidata non eletta della lista vincente (e poi nominata nel consiglio di amministrazione del Cit). Tra l’acquisto e la ristrutturazione, il Comune ha speso circa 250 mila euro per creare spazi, piuttosto ridotti, da destinare a un punto di informazione turistica e per un archivio storico. I lavori per l’ex oratorio erano stati assegnati all’impresa La Giustiniana spa di Rovereto, che aveva vinto l’appalto con un ribasso davvero minimo, appena il 4%, su una base d’asta di 130 mila euro.

L'ex chiesa di Sant'Antonio a Gavi
L’ex chiesa di Sant’Antonio a Gavi

Avrebbero dovuto concludersi entro l’estate dello scorso anno ma così non è stato: l’inaugurazione è stata rinviata al luglio dello scorso anno, in concomitanza con il taglio del nastro per la piazza. Almeno questa è stata la motivazione ufficiale. In paese si sono però rincorse voci di altro genere: una su tutte, il mancato pagamento del dovuto alla Giustiniana da parte del Comune. Si parlava di un debito di 80 mila euro. Sull’argomento, il vicesindaco Nicoletta Albano preferisce non rispondere, mentre l’impresa fa chiarezzasolo dopo qualche giorno: “I lavori nell’ex oratorio sono in sostanza conclusi. L’apertura non c’è stata poiché il Comune vuole legale l’inaugurazione alla conclusione dei lavori nella piazza. La nostra impresa ha ricevuto quanto attendeva”.

Tornando alla piazza, il Comune per ora ha approvato solo i lavori riferiti alle opere di urbanizzazione primaria, cioè, per esempio, alle tubazioni, all’asfalto e all’illuminazione, per un importo di 180 mila euro e ha rinviato a data da destinarsi l’approvazione del progetto riferito all’arredo urbano e al verde (120 mila euro).  Il mutuo per finanziare i primi lavori sarà acceso con la Cassa Depositi e Prestiti, cioè lo Stato. La spesa complessiva per piazza Marconi era stata indicata dal Comune poche settimane fa, sui giornali, in 240 mila euro, cifra evidentemente cresciuta nel frattempo.

Ps: per il doppio telone che dallo scorso anno copre la facciata dell’ex oratorio (modificato in corso d’opera) i gaviesi hanno sborsato quasi 3 mila euro, come si può leggere sul sito internet del Comune alla voce “legge 190”.