Grazie ai fondi del Terzo valico e soprattutto ai 3,8 milioni di euro dal ministero della Cultura il futuro di Libarna potrà davvero cambiare: il sito di Serravalle Scrivia diventerà un giardino archeologico e vedrà nuove aree scavate alla ricerca delle terme pubbliche.
Ieri, 10 maggio, nel municipio di Serravalle Scrivia, i rappresentanti della Direzione Regionale Musei Nazionali del Piemonte, insieme agli amministratori comunali e all’associazione Libarna Arteventi, hanno spiegato le linee guida sulle quali intendono muoversi utilizzando i cospicui fondi a disposizione. Grazie ai soldi di Rfi legati ai lavori dell’alta capacità ferroviaria non verranno più installate le barriere antirumore e costruito il sottopasso ferroviario per collegare le due aree archeologiche ma saranno finanziati nuovi scavi dove esistevano le terme pubbliche di questa città arrivata a contare fino a 6mila abitanti nei primi secoli dopo Cristo, durante l’età imperiale romana. I sondaggi per costruire il sottopasso, fermati proprio per la ricchezza di reperti emersi, hanno infatti confermato l’esistenza delle terme e anche del porticato del teatro.
Invece, con i circa 4 milioni di euro, già disponibili sin dal 2016 ma mai utilizzati, la Direzione museale intende riqualificare l’intero sito, partendo dal restauro dei manufatti esistenti. Inoltre, sarà sistemato l’info point, eliminando le infiltrazioni, costruendo i bagni pubblici finora assenti a Libarna e realizzando nell’appartamento del custode un spazio utile sia alle comitive sia per il lavaggio dei singoli reperti. Ancora: è prevista l’illuminazione dei resti più importanti, come il teatro, l’anfiteatro e il mosaico, anch’esso da restaurare, e l’installazione di un impianto elettrico che consenta di organizzare eventi serali.
L’area archeologica attuale, è stato ricordato, corrisponde a un decimo della superficie della città, che si estendeva anche all’attuale territorio di Arquata. La progettazione sarà conclusa a inizio 2026, poi il via ai lavori.