A Rocchetta Ligure una Casa Famiglia per bimbi abbandonati

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    Nasce in Val Borbera “I Fiori d’Oro”, una Comunità Educativa per minori che si trovano in grave stato d’abbandono e che hanno subito violenze psicologiche.  Il centro si prefigge di integrare o sostituire le funzioni familiari temporaneamente com­promesse.  I bimbi, dai 6 ai 10 anni,  saranno accolti in un contesto educativo adeguato, dove  Educatori in possesso della Laurea in Scienze dell’Educazione e personale competente in psicopato­logia dell’età evolutiva, saranno in grado di assicurare l’adeguata gestione di specifiche problematiche al fine di offrire un sup­porto adeguato per una corretta crescita affettiva e sociale dei minori.

    Accade frequentemente  – spiega Damiano Stabile, promotore del progetto – che la permanenza comunita­ria di un  minore si protragga anche per numerosi anni, così che una bambina/un bambino all’interno della Struttura diventa prima pre-a­dolescente, poi adolescente, sino a giungere in prossimità della mag­giore età, in assenza di una prospettiva di vita alternativa a quella comunitaria. Ciò avviene a causa del livello di compromissione del sistema fami­liare, all’atto dell’allontanamento dallo stesso del minore. In effetti, i provvedimenti di “messa in protezione” dei minori sono spesso emessi solo a “situazione già esplosa”, spesso estrema e molte volte irrecuperabile.

    Il destino del minore è quindi quello di rimanere in una struttura comunitaria per anni, nella lucida consapevolezza, da parte del Tri­bunale per i Minorenni e dei Servizi sociali della impossibilità per la ragazza/il ragazzo di un rientro a casa sino alla maggiore età, nella quale “magicamente” il soggetto minore diventerebbe soggetto maggiore compiutamente in grado di badare a se stesso. In realtà, un’amplissima letteratura scientifica, sociale e socio-sanitaria rimarca “la fragilità permanente” dell’ex-minore a rischio. I tempi dell’accoglienza saranno la massimo di 24 mesi in attesa di  definire un progetto più stabile per il minore che può essere il ritorno in famiglia, l’affidamento familiare, l’adozione.  Di fatto la Cooperativa Sociale che gestisce la Comunità si attiverà in un progetto di reperimento e formazione di famiglie affidatarie o adottanti. Un’esperienza decennale ci ha consentito di collezionare una casistica di problematiche estremamente varia: dall’abuso al maltrattamento, fino al crescente e complesso fenomeno dei minori stranieri non accompagnati.

    I bambini saranno alloggiati in un appartamento situato a Rocchetta Ligure, che ha la possibilità di ospitare 12 minori, garantendo spazi appropriati allo svolgimento delle attività quotidiane; dispone di 6 camere da letto doppie, 5 bagni, sala studio, cucina, soggiorno, salone. La struttura è stata acquistata e interamente ristrutturata grazie ad un intervento privato, ora per  accogliere i bimbi nel migliore dei modi ha bisogno di arredamento idoneo, oltre che a biancheria, stoviglie e quant’altro, per acquistare tutto il necessario sabato 19 ottobre, nel Palazzetto dello Sport di Cantalupo,  la Comunità in collaborazione con la pro loco ha organizzato una cena di beneficenza a offerta libera con un minimo di 20 euro. Alle 18 della stessa giornata sarà presentato il progetto nella sua interezza.

    Per maggiori informazioni: www.ifioridoro.it Contatti: cel: 340 8800108 – email: [email protected]

    Per chi volesse contribuire: Iban IT29o0311148710000000001690 – I Fiori d’Oro Società Cooperativa Sociale Onlus, Via Umberto I, 4 – 15060 Rocchetta Ligure (Al)