La divisione dei debiti, crediti e beni patrimoniali dell’ex Comunità montana Terre del Giarolo è sostanzialmente compiuta. La Commissaria liquidatrice, dottoressa Raffaella Musso, ha assegnato all’Unione Valli Borbera e Spinti, costituita dai comuni di Grondona, Stazzano, Vignole e Borghetto, gli unici due beni materiali di spettanza a questo Ente: il “Bosco piano”, l’area pic-nic con accesso al Borbera e la “Baita dei Lupi off Road”, entrambi i beni sono situati nel comprensorio comunale di Borghetto Borbera.
Ma non è proprio un’operazione semplice. Il perché lo spiega il sindaco Enrico Bussalino. “La commissaria ha emesso un decreto di trasferimento, nel quale ha conferito alla nostra Unione i soli manufatti edificati sul Bosco piano, ossia panchine, tavoli, barbecue e i bagnetti. Il problema è che i terreni sono di proprietà di privata, appartengono a due diverse persone e, il contratto d’affitto che era in essere alla Comunità montana Terre del Giarolo è scaduto a fine 2017, quindi noi non abbiamo titolo sulla superficie, perché non si può avere una proprietà edificata su terreno altrui per una questione burocratica. Abbiamo già fatto già una riunione in consiglio comunale a Borghetto con il presidente dell’Unione Silvio Barbieri, con il quale ci siamo riproposti di valutare l’opportunità di acquistare i terreni come Unione.
I proprietari intendono vendere?
Abbiamo incontrato i due proprietari dell’area, uno di loro ha manifestato l’intenzione di vendere, mentre il secondo è disposto ad affittare, per questo secondo caso si dovrà trovare una forma giuridica che ci consenta di utilizzare i terreni, perché diversamente non possiamo né investire, né organizzarci delle manifestazioni, e neppure dare l’area in gestione. Tra l’altro ci sarebbero delle persone intenzionate a occuparsi del Bosco piano e questo per noi sarebbe ottimo.
Se ricordiamo, le strutture dell’area pic nic, in particolare i bagni, così come la ringhiera della discesa al torrente Borbera, sono state distrutte da vandali.
Esatto, per questo dico che sarebbe ottimale se ci fosse un gestore. In questo caso la situazione sarebbe controllata e, qualsiasi investimento l’Unione dovrà fare su quell’area non sarebbe denaro sprecato, senza contare che la manutenzione ordinaria, ad esempio il tagli dell’erba, sarebbe effettuata dai gestori. Come dicevamo c’è anche il problema dell’accesso al fiume che deve essere a norma con scalinata e ringhiere , tutta una serie di cose che devono essere regolamentate , il problema è sempre a monte, una volta acquisita l’area , gli immobili sono già stati conferiti dalla vecchia comunità montana , si farà tutto un ragionamento complessivo.
Avete già stabilito un costo d’acquisto?
No. Il costo economico finanziario per gli enti pubblici è demandato a una relazione tecnica fatta dall’agenzia del territorio, ex catasto, che adesso è confluito nell’Agenzia delle entrate, quindi dobbiamo capire il prezzo che ci impone l’agenzia del territorio e, in soldoni, quanto possiamo offrire al privato intenzionato a vendere e, se ci sarà un accordo, finalmente potremmo regolarizzare. Chiaramente, ci sarà un passaggio in consiglio dell’Unione e solo allora le decisioni saranno prese.
E per quanto riguarda l’area in gestione ai Lupi off road?
Il problema è lo stesso, la proprietà di quei terreni è privata, anche lì dovremmo fare lo stesso iter, i Lupi hanno la gestione, però bisogna regolarizzare la situazione, quindi se i privati vendono il terreno poi sarà l’Unione a dare la concessione a uso gratuito ai Lupi. Quindi al più presto prenderemo contatti anche con i proprietari di quel terreno. Chiaramente il problema più grosso è il Bosco piano quindi, abbiamo dato priorità a quella , ma lo stesso passaggio andrà fatto anche per la casetta.
Infine senza riserve avete accettato di accollarvi i mutui delle scuole…
Certo, per quelli siamo tutti d’accordo, quindi abbiamo deciso, ovviamente in proporzione di onorarli. Credo che i soldi per la scuola sono soldi ben spesi.