Stamattina ad Alessandria, nella sede della Provincia, il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli ha incontrati sindaci e amministratori delle zone colpite dall’alluvione. Ha poi proseguito la sua visita piemontese ad Asti, Alba e Torino. “Il governo – dice il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro, presente all’incontro – si sta adoperando per rimpinguare il fondo per le emergenze nazionali. Nel decreto fiscale approvato alla Camera e ora al Senato, sono stati stanziati ulteriori 40 milioni di euro, mentre a giorni sarà firmato un ulteriore implementazione del fondo di 100 milioni di euro, prelevati dal fondo di riserva del bilancio statale. Poi ovviamente ci sono a bilancio i fondi 2020. Anche gli eventi atmosferici di novembre, dunque, si riuscirà a coprire gli importi delle ordinanze di somma urgenza di comuni, provincia e enti vari”. Cifre che si vanno ad aggiungere a 17 milioni stanziati a ottobre e ai 19 stanziati la scorsa settimana, per il Piemonte. “Finita l’emergenza – conclude Fornaro -, lo sforzo da compiere, però, dovrà essere quello di realizzare un grande piano di messa in sicurezza del territorio, i cui ognuno faccia la sua parte, Stato, Regione, Provincia e Comuni”.  Sempre ad Alessandria, oggi, nella Camera di commercio, si è svolto l’incontro organizzato da Cia e Confagricoltura sulle proposte delle due organizzazione formulate ai rappresentanti politici, presenti all’evento a tutti i livelli istituzionali, per affrontare le conseguenze degli eventi calamitosi, quali le recenti alluvioni, registrate dal comparto agricolo.

Campi allagati dal Tanaro a Solero

“In particolare – spiegano le associazioni agricole – , le richieste riguardano l’attivazione e la modifica con piena attivazione del D.L. 102/2004 dal quale deve essere rimosso il vincolo della percentuale minima di danno del 30% della PLV per le superfici dei terreni ricomprese fra il fiume e l’argine; la possibilità di poter assicurare le colture e il patrimonio con una polizza assicurativa che in questo momento non esiste per le aree golenali; l’incremento della dotazione finanziaria del FSN; l’assegnazione supplementare di carburante per le opere di ripristino dei fondi; le deroghe sulle rotazioni colturali; la maggior flessibilità e celerità in ambito burocratico; la possibilità di mettere in sicurezza autonomamente l’azienda agricola; la possibilità di dichiarare queste aree “zona svantaggiata”. Cia e Confagricoltura al termine del successivo incontro con il ministro De Micheli hanno commentato: “Apprezziamo quanto ha esternato il ministro per ciò che concerne le strade e la viabilità dei Comuni colpiti a seguito degli eventi calamitosi, ma a nostro avviso occorre focalizzare l’attenzione anche sull’agricoltura e dare luogo a tutta una serie di azioni che per l’oggi aiutino le imprese colpite e per il domani prevengano futuri danni anche grazie alla manutenzione di rii e fossati”.