“L’ordinanza va ritirata poiché potrebbe generare confusione tra i cittadini“. E’ una delle motivazioni utilizzate dal presidente della Provincia, Luigi Benzi, per chiedere al sindaco di Carrega, Luca Silvestri, di revocare il provvedimento di riapertura della strada 147, emanato sabato 21 giugno e valido, per ora, fino a venerdì 27 giugno, dalle 5,30 alle 20. Lo scontro tra il Comune e la Provincia è stato causato dalla mancanza di fondi (circa 100mila euro) da parte di quest’ultimo ente per la manutenzione del tratto della provinciale colpito dalla frana nel 2022, chiuso nuovamente dal 16 aprile. L’atto del sindaco è arrivato dopo settimane di inutile attesa, con la popolazione impossibilitata ad accedere ai servizi essenziali, dalla sanità alla raccolta rifiuti, dalla sicurezza al 118. Ieri, 24 giugno, Benzi ha diffidato il sindaco dal revocare l’ordinanza ma Silvestri, sentito un legale, ha tenuto duro: “Dovrà essere un giudice a stabilire che il provvedimento è illegittimo, non la Provincia“. L’ente lunedì aveva tentato di riaprire la strada inviando un cantoniere ma il Comune l’ha riaperta immeditamente.
Sempre ieri l’assessore comunale ed ex sindaco Marco Guerrini ha pubblicato su Facebook un post durissimo contro Benzi e i suoi atteggiamenti:
“Se esistessero dei cartellini istituzionali il presidente della Provincia di Alessandria sarebbe già fuori dai giochi da diverso tempo.
Prima ammonizione a maggio, durante sopralluogo sulla frana: “Se va bene è così, altrimenti declassiamo la strada, la diamo al Comune e vi arrangiate.” Così si risponde così ad un sindaco e dei consiglieri di una piccola comunità isolata da tre anni per colpa dell’ente che rappresenta? Cartellino giallo, quasi arancione.


Seconda ammonizione per sciocchezza reiterata ieri (lunedì 23 giugno, ndr) davanti al Prefetto.
Rosso diretto per goffa e sconclusionata contestazione di ordinanza sindacale emessa per far sopravvivere una comunità, darle accesso ai servizi essenziali, in mezzo a un assordante, prolungato e colpevole isolamento politico/istituzionale.
Un presidente che nasconde (con molta fatica) dietro la sua arroganza un’incapacità e inadeguatezza al ruolo. Un presidente specchio di una classe politica da sagre, chiacchiere e commemorazioni.
Tre anni di isolamento e dover subire ancora questa inadeguatezza e incapacità. Dimissioni e vergogna!”
Domenica Silvestri ha convocato alle 10 una seduta del Consiglio comunale con all’ordine del giorno un solo punto: lo scioglimento del Consiglio provinciale.