Il lago della Lavagnina è stato nuovamente svuotato da Iren e le acque del Gorzente sono tornate torbide. Si teme un nuovo sversamento di fango come quello dell’estate 2024 che ha cancellato i laghetti a valle della diga e danneggiato l’habitat del torrente situato all’interno della zona di protezione speciale Capanne di Marcarolo, secondo le associazioni e comitati. Iren ha svuotato l’invaso per poter riavviare l’intervento sullo scarico di fondo, fermo dallo scorso autunno dopo che la diga si era nuovamente riempita a causa delle forti piogge. Proprio per le precipitazioni intense dei mesi successivi avevano permesso di ripulire, almeno in parte, il fango depositato dei laghetti a valle ma ora in tanti temono che la situazione possa ripetersi poichè da stasera, 9 marzo, è prevista una settimana di maltempo. Iren aveva annunciato di voler procedere con i lavori per tutta l’estate per concluderli in autunno.
Intanto, la procedura per il ripristino ambientale per quanto avvenuto nel 2024 è ferma: la Provincia non può procedere senza un’ordinanza. Il Comitato Difesa Gorzente e Piota, insieme a Legambiente e ai sindaci, da due mesi attende a tal proposito un incontro con la Regione e martedì è in programma una riunione con le Aree Protette dell’appennino Piemontese, finite al centro di dure contestazioni lo scorso anno per la mancata vigilanza del cantiere della diga.