Il cantiere della caserma dei carabinieri di Gavi
Il cantiere della caserma dei carabinieri di Gavi

Siamo a settembre e i lavori nella caserma dei carabinieri di Gavi sono ancora fermi. Una situazione che perdura almeno da giugno, facendo sorgere tanti interrogativi fra i cittadini. Come è noto, il cantiere è stato allestito ai primi di dicembre dall’impresa Vallemme Costruzioni di Gavi, alla quale i lavori erano stati assegnati direttamente, senza gara, dal Comune a causa della presunta urgenza dell’intervento. La giustificazione utilizzata nell’ordinanza firmata dal sindaco Rita Semino era la caduta di calcinacci dal cornicione del tetto, che per altro proseguiva ormai da anni, essendo ormai perenne, fino ad allora, lo stato di abbandono dell’immobile, nonostante la presenza dei carabinieri.

Il vicesindaco Nicoletta Albano (a sinistra) con il sindaco Rita Semino

In realtà, a far muovere il Comune in questa direzione era stato il “minacciato” trasferimento dei militari a Mornese da parte del comando regionale dell’Arma, viste le condizioni fatiscenti e la mancata individuazione di una sede alternativa, annunciata per anni dal Comune in vista della vendita della caserma prevista ufficialmente sin dal 2013. Un’operazione che favorirebbe i privati, ai quali il piano regolatore permetterebbe l’abbattimento dell’edificio per costruire un palazzo residenziale alto come le scuole, utilizzando anche la vicina sede dell’Aib. Ora il Comune sta spendendo, a singhiozzo, circa 130 mila euro con i quali sono stati rifatti il tetto e l’intonato. Curiosamente, nel cartello dove sono indicati gli estremi dell’autorizzazione edilizia non è indicato alcun termine dei lavori.

A luglio, il vicesindaco Nicoletta Albano aveva affermato che lo stop era giustificato dall’attesa per gli infissi: “Successivamente procederemo alla tinteggiatura della facciata con il nuovo colore scelto”, aveva detto. A due mesi di distanza, stessa situazione: “Stiamo ancora aspettando gli infissi – spiegava Albano pochi giorni fa -, sono tutti ordinati, teniamo conto che siamo ancora al mese d’agosto. È nostra cura riprendere e concludere quanto prima i lavori della caserma, vogliamo chiudere quanto prima”. Altre voci diffuse in paese giustificano lo stop ai lavori con l’attesa dell’imbianchino per la facciata. Resta il fatto che la relazione dei tecnici comunali presentata in Consiglio comunale nel 2013 parlava di 400 mila euro necessari alla sistemazione definitiva, compresa la messa a norma degli interni. Al Comune abbiamo chiesto: “Sono stati eseguiti i lavori all’interno dell’edificio, ritenuti necessari nella relazione del 2013 presentata in occasione del voto sull’alienazione dell’immobile?”. Sul punto, Albano non risponde.