La Roquette di Cassano Spinola potrà prelevare acqua dallo Scrivia ma dovrà installare un impianto di misurazione per tutelare il torrente. Lo ha deciso la conferenza dei servizi provinciale dopo un iter durato circa un anno durante il quale sono state valutate le ricadute ambientali della proposta. Ora si attende l’autorizzazione finale, ormai scontata. Nell’estate del 2017 la proprietà dell’amideria richiedeva una variante alla concessione di derivazione d’acqua esistente dallo Scrivia, con spostamento del punto di prelievo e realizzazione di una nuova opera di presa. La multinazionale intende realizzare una vasca di carico in destra dell’alveo del torrente da dove prelevare acqua in superficie, per alimentare l’impianto di raffreddamento dei macchinari e dei processi produttivi dello stabilimento, utilizzati per la produzione di amido e derivati. L’attuale derivazione dal sub alveo dello Scrivia non verrebbe dismessa ma mantenuta, si legge nei documenti pubblicati sul sito della Provincia, come riserva in caso di emergenza. La portata resterebbe la stessa, pari a 200 litri al secondo (l/s). In conferenza dei servizi l’Arpa aveva evidenziato “la necessità di modulare i prelievi nel corso dei vari periodi dell’anno, al fine di garantire e assicurare un deflusso minimo vitale (dmv) ambientale rispettoso delle norme vigenti”, proposta tuttavia bocciata in quanto non applicabile ma altri enti hanno puntato sul rispetto del Dmv anche per la vicinanza con il sito di importanza comunitaria (sic) Greto dello Scrivia, voluto dall’Unione europea per tutelare specie animali e vegetali del torrente.
In particolare, è stato chiesto di “garantire in ogni condizione il rilascio del Dmv calcolato in 1.290 l/s, sospendendo eventualmente il prelievo nel caso in cui le portate del torrente Scrivia siano inferiori o uguali a tale valore”. Una proposta diventata una delle prescrizioni del giudizio positivo di compatibilità ambientale del progetto: la Roquette dovrà quindi installare “un sistema di misura in continuo del livello idrico e della portata in alveo a garanzia del rilascio del Dmv, calcolato in 1,29 mc/s”. I risultati delle misurazioni dovranno essere inviati all’Arpa ogni sei mesi. Lo scorso anno la Roquette aveva già ottenuto dalla Provincia l’autorizzazione a trivellare tre nuovi pozzi vicino allo stabilimento, da aggiungere alla derivazione ottenuta nel 2004 con quattro pozzi dai quali prelevava una portata massima di acqua di 15,20 litri al secondo e media di 13,70. Con i tre nuovi pozzi può essere presa acqua per una portata massima tra 10 e 13 litri al secondo. Per la Provincia la richiesta era compatibile con la presenza dell’area protetta dello Scrivia, poiché “le opere previste si trovano al di fuori del sito di importanza comunitaria”.