Circa 40 mila spettatori in meno di un anno per multisala Moderno di Novi Ligure. Il cinema in via Girardengo ha riaperto il primo febbraio del 2018 dopo anni di assenza e il bilancio dei primi dodici mesi è considerato positivo dal titolare, Alberto Passalacqua, che ha raccolto la sfida di ridare alla città e al territorio una sala cinematografica. “I dati fanno ben sperare. In uno degli anni più neri del cinema in Italia, abbiamo totalizzato poco meno di 40 mila presenze saltando gennaio 2018 e con solo due sale fino a settembre, avendo oltretutto un’estate molto calda e affatto piovosa”. “Per fare un paragone – prosegue Passalacqua -, il livello di spettatori è lo stesso di una struttura a tre sale come Rapallo, che è aperta da vent’anni”. Il titolare comunque pensa a come migliorare il successo del primo anno: “Si deve fare di più, soprattutto sotto l’aspetto culturale e didattico, insieme a scuole e associazioni, ma anche comunicativo. Abbiamo infatti chiesto di individuare uno o due punti in città dove poter installare due bacheche. Stiamo aspettando una risposta”.

Il tema del cinema a Novi Ligure è stato accennato martedì scorso alla fine della seduta della commissione Bilancio del Consiglio comunale dedicata al teatro Marenco. Secondo la presidente Lucia Zippo, il multisala sarebbe poco frequentato: “In molte serate le sale sono quasi del tutto vuote. A mio avviso andrebbe incentivato. Io per esempio, a Natale, ma non solo, ho comprato un po’ di biglietti e li ho regalati ad amici e parenti”. Altri consiglieri hanno invece sottolineato il successo riscontrato dal Moderno e che comunque tutti i cinema sarebbero in difficoltà. Passalacqua, rispondendo alla sollecitazione del consigliere Zippo, dice: “Ogni incentivo è ben accetto e molti sono già in atto, come le convenzioni con l’Outlet, l’Ilva, la Roquette, la Zurigo assicurazioni e alcuni commercianti, ma, come dicevo, l’andamento è positivo. È normale trovare le sale vuote il lunedì pomeriggio, quando si tiene aperto anche per dare servizio, al di là del rapporto costi-benefici”.