Il Teatro Marenco pronto ad aprile ma casa Giorgi rischia di crollare.

I lavori nello storico edificio in dirittura d'arrivo, secondo il presidente della fondazione omonima, Nino Andronico, che in commissione Bilancio ha raccontato le difficoltà incontrate del restauro. L'edificio vicino necessita di lavori urgenti.

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Il sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere di recente ha preferito non indicare nessuna data mentre Nino Andronico, durante la commissione Bilancio del Consiglio comunale di martedì scorso, ha parlato di marzo-aprile per vedere terminati i lavori del Teatro Marenco, aperto nell’Ottocento e chiuso da settant’anni. Il presidente della fondazione omonima, creata nel decennio scorso dal Comune e dalla Fondazione Cral, ha però anche lanciato l’allarme su casa Giorgi, l’edifico attiguo al teatro, che necessita di interventi urgenti poiché il tetto rischia di crollare. Andronico ha ricordato l’iter del restauro dello storico teatro, almeno da quando è stato nominato presidente, un percorso irto di ostacoli e inconvenienti. “Il primo progetto – ha spiegato Andronico – prevedeva una spesa di 8 milioni di euro e due sale ma nel 2007 abbiamo deciso di rinunciare a casa Giorgi. Nel 2012 abbiamo presentato il progetto da 5,2 milioni, coperto però per 4 milioni circa tra Fondazione Cral e Arcus (la società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo legata al ministero dei Beni culturali, ndr). Per questo dal primo lotto abbiamo dovuto stralciare le macchine di scena, le poltrone e le rifiniture x far scendere l’importo.

Il Teatro Marenco di Novi

Dalla gara abbiamo ottenuto un ribasso per 790 mila euro”. A dicembre del 2014 l’imprevisto più grave: la neve fa crollare il tetto e il plafone del teatro. Si aggiunge anche il ricorso di un’impresa esclusa dall’appalto, che viene respinto. La spesa per l’intervento d’urgenza arriva a 60 mila euro. “Ci siamo ritrovati – ha spiegato il presidente – con le impalcature montante per il plafone ma il primo intervento nel teatro doveva essere la vasca per l’acqua prevista dall’antincendio, da realizzare per prima sotto il pavimento, proprio sotto le impalcature”. È stato questo il momento in cui si è accumulato il ritardo di un anno, anche per via delle richieste della Soprintendenza relative anche alla facciata. Poi la fondazione ha dovuto pensare a come pagare le poltrone e i macchinari di scena. “Tra l’aiuto della Regione e del Comune – ha spiegato Andronico, che ha svolto gratis il suo mandato -, il recupero dell’Iva, i ribassi d’asta e la campagna di adozione delle poltrone siamo riusciti anche a finanziare questo intervento. Il Marenco avrà una buca per l’orchestra grande come pochi altri teatri in Piemonte, poiché sarà su quattro livelli, utilizzabile quindi come deposito, come fossa, per ampliare la platea e palco”. Alla fine, la spesa per il Marenco sarà di 4,8 milioni ma serviranno altri 120 mila euro per consolidare casa Giorgi, poiché rischia di crollare il tetto. Ora Comune e fondazione devono pensare alla gestione. L’assessore Cecilia Bergaglio, durante la commissione, ha spiegato che il Marenco ospiterà la stagione teatrale, ovviamente arricchita, del Giacometti, che diventerà uno spazio per le compagnie teatrali del territorio. Sul tavolo anche alcune ipotesi per casa Giorgi ma prima si deve intervenire al più presto.