Circonvallazione sotto il Forte: chiesti i soldi allo Stato per il progetto

E' la prima richiesta ufficiale per arrivare a eliminare il traffico dal paese, grazie a un emendamento alla legge finanziaria presentato da Molinari (Lega).

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Un panorama di Gavi dal Forte

La speranza di avviare l’iter per la circonvallazione di Gavi è legata all’emendamento alla legge Finanziaria presentato dal capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, con il quale si chiede un contributo di 5 milioni di euro, suddiviso tra il 2025 e il 2026, per la progettazione della strada. Il tracciato servirà a eliminare il traffico dal centro storico ed è previsto a partire dalla strada provinciale 161, in località Valle. Con un tunnel sotto la collina del Forte la circonvallazione arriverà in piazza Nassiriya, di fronte alla sede del Consorzio tutela del Gavi. Un’opera da almeno 20 milioni di euro, fondi che il Comune ovviamente non ha, così come la Provincia. Non ci sono neppure quelli per la progettazione, molto costosa, da qui la richiesta presentata attraverso l’emendamento. L’opera sarebbe a carico della Provincia, che già una decina di anni fa aveva predisposto il progetto per un tracciato previsto tra le strade provinciali 160 per Francavilla Bisio, la 170 per San Cristoforo, la 168 per Parodi e la 160 per Voltaggio, passando in località Forneto,  sotto il santuario della Madonna della Guardia. 30 milioni il costo stimato all’epoca con due ponti sul Lemme per un’opera molto più impattante ma le amministrazioni comunali del tempo osteggiavano qualsiasi ipotesi viabilistica. I cittadini, invece, con diverse petizioni, avevano chiesto di togliere i camion dal centro storico e di realizzare una circonvallazione. Ora, invece, il sindaco Carlo Massa si è recato svariate volte a Roma nell’ultimo anno per perorare la causa. L’emendamento è motivato dalla centralità di Gavi per la Val Lemme e in particolare per la sua importanza per il turismo e per anche come snodo del traffico pesante per la Val Lemme. Ora si dovrà attendere dicembre con l’approvazione della legge finanziaria da parte del Parlamento per sapere se l’emendamento sarà approvato.