“Gli studenti di Voltaggio rimasti a piedi a Gavi? Colpa del piano di rientro del Cit che ha tagliato quattro turni”. Fabio Poddighe, sindacalista e autista del consorzio di trasporto novese, non ha dubbi. I due episodi in Val Lemme di ieri e della scorsa settimana sono da addebitare alle scelte del cda del Cit. Ieri mattina, all’uscita della scuola media di Gavi, come raccontano i genitori, “i ragazzi si sono ritrovati un pullman piccolo con soli 4/5 posti liberi. Così quelli che non sono riusciti a salire (11/12 circa) hanno atteso che la bidella chiamasse il Cit per chiedere un nuovo mezzo. Non abbiamo scuse o comunicazioni ufficiali da parte del consorzio. Solo autisti e impiegati che devono scusarsi per un disagio che non è dovuto a loro. I nostri Comuni pagano gli abbonamenti e quindi un servizio. Aggiungiamo che non è ammissibile che noi genitori dobbiamo passare mezz’ora al telefono o su what’s app per gestire queste cose. I ragazzi sono minorenni e in molti non hanno i cellulari. Ci aspettiamo anche un intervento dei nostri sindaci, perchè il disagio è anche su altre linee”. Poddighe rincara la dose: “I disservizi ormai sono dappertutto, ogni giorno lasciamo qualcun a piedi e noi autisti siamo i primi a rispondere agli utenti di quanto accade ma la responsabilità è delle scelte del cda. Lunedì saremo in prefettura a denunciare questa situazione”.
Il sindaco di Voltaggio, Michele Bisio, ha scritto su Fb: “Dobbiamo dire ancora una volta grazie agli autisti. Visto che la corriera destinata a Voltaggio è stata presa per un’altra corsa e chi ha ritirato l’ultima corrierina troppo piccola l’ha ritirata a Gavi alle 11 ed ha avvisato a Novi alle 12,40, non consentendo di far arrivare per tempo un secondo mezzo. Le corse sono le stesse identiche allo scorso anno ma di nuovo ci sono i conflitti sindacali”. Giuseppe Licata, presidente del Cit, dice: “Innanzitutto, nessuno è rimasto a piedi ma capisco il disagio, essendo anch’io genitore. Purtroppo, come in passato, all’inizio dell’anno scolastico si verificano questi episodi, dovuto al fatto che il nostro orario è già fissato sin dal 10 settembre mentre quello delle scuole è ancora provvisorio e non possiamo modificare nessuna corsa, neppure per pochi minuti, senza permesso. Oltretutto, abbiamo tre autisti in meno. Quando l’orario scolastico sarà definitivo ci sarà il bus più grande poiché coinciderà con l’orario di punta nostro. Facci notare che non è stata eliminata nessuna corsa per le scuole”.