Nell’ultimo Consiglio comunale l’assessore al Bilancio del Comune di Novi Ligure, Maurizio Delfino, ha annunciato che l’amministrazione comunale ha trovato i fondi per coprire il “buco” da circa 900 mila euro della Tari, la tariffa rifiuti. La maggioranza di centrodestra intendeva infatti aumentare la Tari nei prossimi tre anni per risolvere la questione ma le opposizioni, insieme ai tre esponenti di “Solo Novi”, fuoriusciti dalla maggioranza, il 21 dicembre hanno stoppato la delibera, facendo mancare i numeri a Lega e Forza Italia. Successivamente all’ultima seduta consiliare del 30 dicembre, la giunta Cabella ha cercato di far passare per un suo successo la retromarcia sull’aumento della Tari. “Forse gli esponenti del centro destra novese pensano di poter raccontare ai cittadini qualsiasi frottola, ma i novesi non sono stupidi e se ne accorgono benissimo”, ha detto il capogruppo Dem Simone Tedeschi. “I fatti sono semplici. La giunta Cabella voleva aumentare la Tari del 16% e ha provato a far passare questo aumento nel consiglio comunale del 21 dicembre.

Un aumento che non è passato grazie al voto contrario del gruppo dei Democratici per Novi, di “Solo Novi” e del Movimento 5 stelle. Ora la giunta ha trovato le risorse e avvia un’operazione ridicola, con cui cerca di prendersi il merito di non aver realizzato quanto impeditole dal Consiglio comunale”. “L’assessore al bilancio Maurizio Delfino nel consiglio comunale del 30 dicembre ha spiegato che senza la batosta del Consiglio precedente, non si sarebbero messi a studiare per reperire le risorse. E’ questa la semplice verità di quanto successo, ben differente da quanto poi si è cercato di raccontare”, aggiunge il segretario Dem Otello Marilli. Le risorse che l’amministrazione impiega per coprire il buco, sostengono dal gruppo consiliare del Democratici per Novi, “sono comunque soldi dei cittadini novesi che si sarebbero dovuti utilizzare per servizi e investimenti. Buco che si è creato per l’inerzia di questa giunta e per il ritardo dell’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata. A conti fatti, a oggi sono stati congelati oltre due milioni di euro che si sarebbero potuti spendere, derivanti fondo Covid e avanzo di bilancio non applicato”.