Il Parlamento europeo è vicino ai problemi ambientali del territorio di Alessandria”. Parola di Andrea Chemello, sindaco di Tronzano Vercellese, paese che guida la lotta contro l’inquinamento della Valledora, tra Biella e Vercelli. Il primo cittadino è intervenuto venerdì scorso ad Alessandria nell’assemblea organizzata da comitati e associazioni per discutere di discariche, salute e ambiente nel territorio alessandrino. Nel giro di pochi chilometri tra Alessandria, la Valle Bormida e la Valle Orba sono attive o rischiano di esserlo a breve diversi siti di stoccaggio di rifiuti, tutti sulle falde acquifere. A Sezzadio la Riccoboni ha già ottenuto l’autorizzazione dalla Provincia per Cascina Borio e attende solo l’ok alla tangenziale; ad Alessandria le ex cave di Guarasca, cascina Bolla e cascina Clara e Buona attendono lo smarino del Terzo valico; infine, a Casalcermelli c’è in ballo il progetto della discarica di cascina Pitocca. Il tutto in un territorio, la Fraschetta, dove l’incidenza di certi tipi di malattie, tumorali e non, è più elevata che altrove. Se si considera che anche il Tortonese ha lo stesso problema sanitario e Casale Monferrato e tristemente famosa per le conseguenze della diffusione della polvere d’amianto, difficile non riscontrare similitudini con la Valledora.

L’assemblea di Alessandria alla ex Taglieria del pelo

In quella zona del Piemonte, come ha ricordato Chemello, “negli anni sono stati stoccati 4 milioni metri cubi di rifiuti nelle ex cave che in realtà dovevano essere ripristinate a verde. La nostra è diventata la terra della vergogna”. Nelle acque della Valledora è stata riscontrata la presenza di sostanze contaminanti, in quantità piccole o grandi, come il nichel, un metallo pesante che può essere tossico e cancerogeno se assunto in quantità elevate. Questo perché le discariche sono state realizzate sulle falde acquifere. Nel 2016 Chemello, per cercare di arginare un situazione già difficile, ha organizzato una petizione rivolta all’Unione europea, considerata ammissibile e in base alla quale, a fine 2018, una delegazione di europarlamentari ha visitato la Valledora. Il successivo resoconto dell’analisi è stato poi approvato dalla Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo, stabilendo la necessità di realizzare un piano regionale per bonifica e il recupero della Valledora.

Andrea Chemello

“La Commissione – ha spiegato ancora il sindaco – ha stabilito una serie di raccomandazioni, due su tutte: in aree dove esiste una falda acquifera unica non devono essere autorizzate discariche e i “buchi” scavati sul territorio devono essere riempiti con materiali identici a quelli prelevati.
Noi abbiamo chiesto che tali vincoli vengano estesi non solo alla Valledora ma anche ad altre zone, come il territorio Acquese ma la Regione non ci ha ascoltato. Si deve comunque insistere nei confronti dell’amministrazione regionale poiché servono norme vincolanti. Il Parlamento europeo – ha concluso Chemello – su questi aspetti cita anche Alessandria e questo deve essere un punto di partenza per i Comuni interessati”.