Il Comune di Gavi ha sfrattato la pizzeria “In Gavi” dall’enoteca. Il primo passo è stato compiuto nei mesi scorsi dal commissario prefettizio Maria Clara Callegari con una lettera e ora l’amministrazione comunale guidata da Carlo Massa ha avviato un’azione legale per riprendersi i locali, incaricando l’avvocato Bruna Bruni. Alla base della decisione del Comune ci sono affitti non pagati dalla società titolare della pizzeria, nei mesi scorsi oggetto di un accertamento relativo al pagamento della tassa rifiuti non versata per circa 15 mila euro. Dal municipio confermano: “Il motivo riguarda il mancato pagamento dell’affitto e della tassa rifiuti. Cercheremo di risolvere la situazione nella maniera più indolore per tutti”.

La pizzeria è una delle più note di Gavi ma sin dall’apertura nell’enoteca nè la precedente amministrazione né il gestore hanno mai rivelato a quanto ammonti il canone di affitto. Le interrogazioni e i solleciti presentati nel 2014 dal gruppo di minoranza Gavi futura non hanno mai avuto risposte dall’allora sindaco Nicoletta Albano. La società In Gavi è stata il quarto gestore in quattordici anni. Nell’enoteca non è mai stato possibile degustare o acquistare il Gavi docg, da sempre senza un punto di riferimento turistico in paese. Un progetto da 700 mila euro di soldi pubblici finora del tutto inutile.