discarica rifiuti

Niente inceneritore, almeno per ora. L’assemblea del Consorzio servizi rifiuti (Csr) di Novi Ligure, che riunisce 116 Comuni tra Acquese, Ovadese, Novese e Tortonese, non ha voluto discutere dell’argomento nonostante i tentativi del presidente, Angelo Ravera, grande sponsor del cosiddetto termovalorizzatore dei rifiuti insieme alla Lega che lo ha fatto eleggere alla guida del consorzio un anno fa. Nell’ultima seduta dell’assemblea del Csr è stata approvato l’atto di indirizzo che impegna il consorzio ad arrivare al gestore unico della raccolta della spazzatura per tutti i Comuni, unificando i tre bacini creati negli anni scorsi: l’Acquese-Ovadese con Econet, Novese e Tortonese con Gestione Ambiente e Val Curone e Val Borbera insieme ad Arquata Scrivia con 5 Valli. Il gestore unico era già stato tentato in passato ma era stato osteggiato poiché buona parte dei sindaci non aveva visto di buon occhio che questo ruolo potesse finire in mano a Gestione Ambiente.

Angelo Ravera

Ora si punta, sulla carta, a un unico soggetto totalmente pubblico ma non sarà facile, anche perché nei tre diversi ambiti si sono venute a creare situazioni diverse nell’avvio del servizio del porta a porta spinto: Econet è partita per prima; Gestione Ambiente, anche a causa dei rinvii chiesti da Novi e Tortona, sta completando solo adesso la partenza mentre 5 valli ha presentato il piano industriale proprio durante l’ultima assemblea del Csr, ottenendo l’ok in attesa dell’atteso avvio, già rinviato più volte. Ravera, nell’ultima seduta, ha cercato di far passare nella discussione sul gestore unico anche il tema dell’inceneritore ma è stato stoppato. “Non è all’ordine del giorno”, è stato detto da diversi sindaci, molti dei quali contrari in toto o quanto meno perplessi, tranne, ovviamente, quelli in quota Lega, Novi e Tortona in particolare. Tra gli amministratori presenti, c’è chi ha fatto notare che l’inceneritore andrebbe in contrasto con il sistema del porta a porta spinto poiché l’impianto non avrebbe abbastanza rifiuti da bruciare. Altri hanno chiesto che si discuta di questo tema con un piano serio che indichi costi e benefici dell’operazione. Alla fine, tutto rinviato.