Il 17 febbraio è la Giornata nazionale dedicata ai gatti.

I volontari fanno appello alle adozioni.

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Chissà se nel giorno della loro festa, oggi 17 febbraio, almeno alcuni dei tantissimo mici che popolano la Val Borbera e non solo, riceveranno il regalo più bello: il calore umano di una adozione che possa toglierli dalla strada e dal girovagare tra i fienili. È l’auspicio dei tanti volontari che ogni giorno si occupano delle colonie feline, dei gatti liberi insomma. Guai chiamarli randagi come accade per i cani.

L’ultima ad essere segnalata sui social dagli A-Mici della Valle Sisola, è arrivata nel comune di Rocchetta, forse perché spaventata o inseguita da altri animali, volendo essere benevoli. Strano però che nessuno l’abbia ancora cercata. Non vorremmo che all’origine di questa storia ci fosse una pessima pratica di abbandono. Micetta, così è stata chiamata, ha un taglio a triangolo sull’orecchio destro, segno che è stata sterilizzata, per distinguerla dagli altri componenti la colonia. Minuta e dalle movenze delicate, bellissima, impaurita ma affettuosa, dopo le prime offerte di cibo ha mostrato subito la sua gratitudine, con tanto di fusa. Meriterebbe proprio un bel regalo. Come lei, tanti altri, per lo più maschi che, soprattutto nel periodo degli amori, vagano in tanti paesi. La giornata nazionale del gatto si celebra il 17 febbraio in Italia dal 1990 e in Polonia, altri Paesi hanno scelto date diverse, per sensibilizzare sulle adozioni, mentre la festa internazionale cade l’8 agosto.

Febbraio non è una scelta casuale, visto che dal medioevo si considera mese dei gatti e delle streghe. Ma febbraio inizia anche sotto il segno dell’acquario, che simboleggia coloro che vengono ritenuti spiriti liberi. Poi il 17, uno e sette, una vita per sette volte, ma anche per sfatare antiche false dicerie sulla sfortuna e sui felini.

In Val Borbera sono molti i volontari che cercano di migliorare la condizione dei gatti di colonia e la vivibilità nei paesi che li ospitano. Purtroppo esistono ancora realtà, dove la scarsa sensibilità degli umani e delle istituzioni locali nei confronti della sterilizzazione ha portato a situazioni molto problematiche. Da qui la necessità di intervenire al più presto con le sterilizzazioni e con tante adozioni, ci ricordano gli A-Mici della Val Sisola. Senza dimenticare che, come diceva Gandhi, la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui trattano gli animali.