Il 6 gennaio a Borghetto Borbera sarà ufficialmente presentato il riconoscimento della Denominazione comunale (De.co.) per il Salame greco borghettese.  E’ un rotolo dolce, tipicamente della lunghezza di circa 40-45 cm, che si distingue da altri prodotti assimilabili soprattutto per l’utilizzo esclusivo di fecola e di Marsala all’uovo: si compone di un involucro a base di fecola e una farcitura con marmellata o cioccolato.
“Appena insediata la nuova amministrazione comunale – dice il vicesindaco, Giovanni Moro – abbiamo voluto dare il giusto merito a un prodotto che non manca in nessuna casa borghettese. Abbiamo organizzato una serie di incontri tra esercenti, ristoratori associazioni e privati cittadini depositari delle principali ricette svoltisi in Sala consiliare del Comune tra il 7 e 28 agosto, dopodiché abbiamo depositato un vero e proprio disciplinare del
prodotto. La commissione distrettuale che si è tenuta l’11 dicembre a Serravalle ha
all’unanimità approvato il riconoscimento di Denominazione Comunale d’origine
(De.Co.), la numero 001 nel nostro caso”.
L’amministrazione comunale vuole rivolgere un ringraziamento particolare “a tutti coloro che hanno attivamente contributo a questo riconoscimento, in special modo a Maria Lorenza Rita Rebuffo, Rosanna Ferrari, Caterina Bisio, Ausilia Cartasegna, Piera Picollo, Mauro Bava, Luisa Bisio, Allegra Sosic, Vito Cosola, Sergio Montecucco, Valerio Roveda, Elisa Moro, Felicia e Teresa Mazzaccaro, Diletta e Davide Leale, Marco Leale, Alice Baiardi, Maria Vittoria Bussalino“. Tra di loro, aggiunge Moro, assessore alla Cultura e Turismo, “ci sono giovani e anziani, cuoche e cuochi d’esperienza, appassionati di storia locale e creativi: questo mix ha contribuito con
spontaneità e generosità a mettere nero su bianco una parte importante della nostra
tradizione culinaria e a non disperderla. Un ringraziamento particolare va a Rosanna e
Sergio Maggiolo che, assieme a Davide e Iuri, hanno continuato in questi anni a
produrre questo nostro dolce nel loro panificio, erede di quello storico borghettese.
L’augurio è che sia solo un punto di partenza e che i nostri panificatori, pasticceri e
ristoratori colgano questa occasione di far assaporare Borghetto anche attraverso
questa “dolce nuvola di bontà””.