Stavolta il bando verrà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e non dovrebbero esserci strascichi legali. Il Comune di Gavi intende assumere un impiegato a tempo indeterminato in base al piano del fabbisogno del personale 2020-2022 dopo che una dipendente è andata in pensione. Sul sito del Comune è possibile consultare il bando di concorso e conoscere i termini entro cui presentare le domande, termini che scadranno a partire dalla pubblicazione sulla Gazzetta. Un passaggio, quest’ultimo, che nel 2015, per il concorso riferito all’assunzione di un addetto all’ufficio tributi, non venne rispettato. Elisa Firpo, abitante nella frazione di Monterotondo, operava già nell’ufficio con un contratto a termine e, quando il Comune, guidato all’epoca da Nicoletta Albano nel ruolo di sindaco (a settembre forse nuovamente candidata), decise di assumere un impiegato a tempo indeterminato, ovviamente partecipò e venne assunta. Soltanto che, come si diceva, il bando non venne adeguatamente pubblicizzato favorendo, in sostanza, i pochi che riuscirono a leggerlo sul sito internet del Comune.

Nicoletta Albano, sindaco nel 2015 quando avvenne l’assunzione illegittima della Firpo

Una violazione di legge palese, scoperta da un dipendente del Comune di Jesi, nelle Marche, Andrea Firpo, originario di Serravalle Scrivia, che chiese al Comune gli atti del bando, senza ottenere risposta. Per questo si era rivolto al Tar, ottenendo l’annullamento del concorso. Secondo il Comune e i suoi legali ritenevano di aver agito correttamente: a loro dire la sola pubblicazione del bando sul sito del Comune bastava a dare trasparenza al bando, sostituendo l’obbligo riferito alla Gazzetta ufficiale. Tesi fatta a pezzi prima dal tribunale amministrativo regionale, poi anche dal Consiglio di Stato, al quale si era appellata solo la Firpo, mentre il Comune aveva gettato la spugna dopo aver annunciato di voler fare anch’esso appello. La donna venne sospesa dal lavoro nel 2015 dopo la prima sentenza e poi licenziata l’anno dopo quando si chiuse la vicenda legale. Ora, con il commissario prefettizio Maria Clara Callegari alla guida del Comune, i gaviesi non rischiano più di veder spendere i loro soldi per pagare stipendi a persone assunte irregolarmente e per i ricorsi per difendere atti indifendibili.