Chi, pur avendo a disposizione 450 metri quadrati di locale di sua proprietà affitterebbe altri spazi lasciando vuoto ciò che possiede? Nessuno, tranne il Comune di Gavi. Precisamente, le amministrazioni comunali che hanno governato il paese fino allo scorso gennaio, guidate da Nicoletta Albano. Mentre il paese era guidato dal commissario prefettizio Maria Clara Callegari è emerso per l’appunto che il Comune pagava affitti per 38 mila euro l’anno per locali in paese utilizzati come imprecisati archivi comunali. Invece, dell’ampio spazio nel palazzo dell’ex Cit, in via Roma, nessuno in municipio aveva neppure le chiavi. Il commissario, insieme ai carabinieri che indagavano e indagano sulle passate amministrazioni comunali, aveva dovuto chiedere aiuto a una persona estranea al Comune per farsi aprile quel locale, del tutto vuoto e anche in pessime condizioni di manutenzione.

L’amministrazione comunale ha ottenuto quei 450 metri quadrati dall’impresa Bailo di Novi Ligure in cambio del permesso di costruire il “palazzone” dell’ex Cit ma ciò nonostante ha pagato per anni quasi 40 mila euro per tenere i documenti altro, in ex negozi e appartamenti. I contratti sono in fase di rescissione da parte della nuova amministrazione comunale, che ha invece richiesto ai vigili del fuoco il permesso di poter utilizzare parte dello spazio di via Roma per creare un archivio del Comune. Su questa vicenda come su altre sta indagando la Procura di Alessandria.