Il Tar ha condannato il Consorzio servizi alla persona (Csp) di Novi Ligure a risarcire i danni alla Caniggiabus di Alessandria ma per soli 10 mila euro: le richieste della società di trasporto erano ben diverse. Il Consiglio di Stato due anni fa aveva annullato la gara d’appalto per l’affidamento del servizio di trasporto disabili per il Centro diurno socio terapeutico riabilitativo di Novi Ligure, gara indetta dal Csp e vinta dal Cit. Come aveva evidenziato la Caniggiabus nel suo ricorso, la gara era stata “falsata” dal fatto che il Cit godeva di contributi pubblici per l’acquisto dei suoi automezzi, al contrario delle imprese private, come la ditta alessandrina: una violazione delle regole del mercato. Oltretutto, la ditta alessandrina, pur essendo arrivata seconda nella gara, non aveva ottenuto l’appalto dopo la sentenza del Consiglio di stato in quanto il consorzio socio assistenziale non aveva riassegnato il servizio di trasporto dei disabili, gestito dalle associazioni di volontariato, come la Croce rossa e la Croce Verde, che richiedono solo un rimborso.
Da qui la richiesta danni, quantificati in oltre 79 mila euro, ma i giudici del tribunale amministrativo di Torino hanno deciso diversamente. Nella sentenza si dice, tra l’altro, che la società alessandrina aveva proposto una differenza di soli 9 mila euro rispetto alla base d’asta di 190 mila euro della gara, quindi, per il Tar, “non è verosimile che la ricorrente potesse trarre dalla gara un utile maggiore della differenza tra il prezzo proposto e la base d’asta stessa”. Per cui, alla Caniggiabus, salvo ricorsi, andranno 10 mila euro, oltre agli interessi e alle spese legali (oltre 3 mila euro). Il Cps, come aveva assicurato all’epoca il presidente Ippolito Negro, è assicurato per gli eventuali errori nella redazione dei bandi di gara, per cui la somma non dovrebbe pesare sul bilancio del consorzio socio assistenziale.