Un’immissione di trentamila trote mediterranee nel Lemme da parte della Tre Colli. Dopo alcuni anni di sospensione, l’impresa di Carrosio ha ripreso a immettere pesci nel torrente da dove preleva acqua in località Case Bruciate, nel territorio di Voltaggio: da lì parte una tubazione lunga quasi tre chilometri fino allo stabilimento dove si producono prefabbricati. In cambio dell’uso dell’acqua del torrente, la Tre Colli deve immettere ogni anno nel Lemme un certo numero di pesci “a salvaguardia del patrimonio ittico”, secondo la convenzione stipulata con la Provincia. Fino a quattro anni fa il ripopolamento è avvenuto immettendo troterelle fario, di ceppo atlantico, considerate compatibili con la popolazione selvatica presente nel torrente. Poi la normativa è cambiata. Il ripopolamento avviene nel tratto del Lemme a monte di Voltaggio, inserito nella Zona di protezione speciale (Zps) “Capanne di Marcarolo”, e la Provincia ha fatto redigere alla Tre colli un Piano di conservazione e di potenziamento delle popolazioni autoctone nel tratto interessato.
Lo studio, dopo la valutazione positiva della Provincia e delle Aree protette dell’Appennino Piemontese, ha stabilito di immettere “trote mediterranee, di maggior interesse piscatorio”. La Tre Colli dovrà rifornirsi dall’incubatoio provinciale di Molare, finora utilizzato per ripopolare l’Orba, per acquistare le trentamila trotelle. La somma pagata dalla Tre Colli per i pesci, 4.500 euro, è destinata dalla Provincia a uno studio ittiologico che prevede anche prelievo di campioni e indagini genetiche sulla fauna ittica. Inoltre, ogni anno altri duemila euro andranno all’Associazione Pescatori di Molare per la gestione dell’incubatoio, che dovrà essere ampliato.