Chi ha autorizzato il transito di centinaia di moto da enduro nel Parco Capanne di Marcarolo? È la domanda che si pongono in tanti dopo che lo scorso fine settimana la strada provinciale 165 per Capanne di Marcarolo è stata percorsa da un “esercito” di motociclisti nonostante le regole dell’area protetta vietino manifestazioni simili. L’evento ha fatto parte dell’edizione 2022 dello Swank – Rally di Sardegna, che ha preso il via dalla Lombardia. È stata poi disputata una seconda prova nell’entroterra ligure prima dell’imbarco a Genova per arrivare nell’isola. Gli organizzatori avevano scelto di passare dentro il Parco dopo una tappa a Bosio ma non hanno comunicato nulla alle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, gestore dell’area regionale. Il presidente Danilo Repetto ha fatto sapere che l’ente non ha ricevuto alcuna richiesta in tal senso e che se fosse arrivata la risposta sarebbe stata negativa.
I guardiaparco stanno verificando l’accaduto e anche se i motociclisti abbiano percorso le strade bianche intorno a Capanne. Si indaga anche sul possibile danneggiato dei prati nella zona del Mond’Ovile. Giacomo Briata, consigliere delle Aree protette ed esponente di Legambiente, ricorda che “esiste un regolamento, approvato dall’attuale consiglio direttivo, che vieta esplicitamente queste manifestazioni nel Parco Capanne. Il circolo Legambiente di Ovada è pronto a segnalare l’accaduto alle autorità”. La pratica dell’enduro è stata al centro di polemiche lo scorso anno prima e dopo lo svolgimento della Sei Giorni Internazionale di Enduro tra valle Staffora, in val Curone e val Grue. Dopo vari esposti dal parte del Forum sentieri vivi, i carabinieri forestali avevano sanzionato gli organizzatori per il mancato rispetto delle regole. Le accuse riguardano danni a sentieri con mancato ripristino e l’attraversamento di corsi d’acqua.