Il primo scandalo sul Terzo Valico dei Giovi scoperto grazie a Stefano Lenzi

Mario Bavastro (Legambiente Val Lemme) ricorda l'esponente del Wwf, scomparso a 66 anni: "Grazie a lui l'esposto alla Procura che fece emergere la truffa sui fori pilota".

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Stefano Lenzi

Fu anche grazie a lui che venne scoperto il primo scandalo relativo al Terzo valico dei Giovi, prima delle inchieste su corruzione e criminalità organizzata degli anni successivi. Stefano Lenzi, scomparso nei giorni scorsi a 66 anni, storico esponente del Wwf, raccolse la documentazione relativa ai cosiddetti fori pilota di Voltaggio e Fraconalto, i primo “buchi” della linea ad alta capacità, e la inviò alla Procura della Repubblica, facendo scoprire quella che i magistrati definirono una truffa alle casse pubbliche poi finita in prescrizione dopo ben dieci anni. Lo ricorda Mario Bavastro (Legambiente Val Lemme): “Conobbi Stefano Lenzi nel 1995 grazie ad Antonello Brunetti durante le riunioni sul Terzo Valico a Castelnuovo Scrivia. Una sera gli portati la documentazione che avevo relativa alla convenzione fra il Comune di Fraconalto, dove ero consigliere di minoranza, e il Cociv. Chiedemmo la revoca della convenzione perché i lavori non rispettavano quanto previsto, cioè lo scavo di un sondaggio nella montagna, e non delle vere e proprie gallerie (per le quali la spesa fu molto più notevole, ndr) mentre le amministrazioni comunali non si erano accorte di nulla. La richieste non ebbe successo e quindi, con l’avvocato Bonifai, in base a una relazione stilata da Lenzi, molto preparato sulla trasportistica e sul Terzo valico, inviammo un esposto alla Procura”. Come spiega ancora Bavastro, finirono sotto indagine, tra gli altri, il dirigente ministeriale Ercole Incalza e il parlamentare ligure Luigi Grillo, accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato, reato poi derubricato a truffa ai danni stato. Infine, nel 2004, dopo un rimpallo sulla competenza tra le Procure di Genova e Milano, scattò la prescrizione grazie alla legge ex Cirielli. “Lenzi – conclude Bavastro – ha fatto tanto per la vicenda Terzo valico. Ricordo la sua ultima presenza pubblica in Piemonte per parlare di quest’opera nel 2012, a Novi Ligure. Per me è stato un grande studioso, una persona molto seria e preparata e un caro amico”.