La cava Bettole a Bettole (Immagine di repertorio)

A quasi due anni dalla presentazione del ricorso, il tribunale amministrativo regionale (Tar) del Piemonte si prende ancora tempo per valutare le motivazioni che il Comune di Pozzolo Formigaro aveva utilizzato per chiedere di annullare gli atti della Regione e del ministero dell’Ambiente con i quali era stata approvata la nuova versione del cosiddetto Piano di reperimento dei materiali litoidi del Terzo valico, meglio noto come piano cave, riferito ai lotti 3, 4 e 5 della Grande opera e approvato nel 2017. Circa venti i siti di deposito dello smarino proposti all’epoca dal Cociv e accolti dalla Regione, nonostante i pareri negativi di espressi dai Comuni di Arquata Scrivia, Sezzadio, Novi Ligure, dall’Unione montana Val Lemme (Voltaggio, Fraconalto, Carrosio e Parodi) e proprio da Pozzolo Formigaro. Sul territorio pozzolese, infatti, nel 2017 erano già operative la cava Romanellotta (1,4 milioni di metri cubi di capacità) e la cava Bettole, a Bettole di Pozzolo, e a queste si aggiungevano Cascina Guendalina (740.741 mc, poi ampliata), Cascina Cascinone (74.074 mc), Cascina Ponzana (251.852 mc) e Cascina Vassuria (229.630 mc da prelevare e 190 mila mc da riempire). Come sito di riserva era stata indicata Cascina Pelosi (333.333 mc), dove era stato previsto un prelievo di 358 mila mc di ghiaia e sabbia.

Il deposito intermedio dello smarino del Terzo valico nella cava Romanellotta

In sostanza, a Pozzolo sta arrivando il 40% dello smarino del Terzo valico, a rischio amianto, indicato nell’aggiornamento del Piano cave, in un territorio già impattato dall’attività estrattiva. Senza contare i cantieri per la costruzione della linea, che stanno devastando le campagne. Il simbolo di questa situazione negativa è Bettole di Pozzolo, frazione pozzolese che si ritrova circondata da tre siti di deposito di smarino a ridosso delle case: cava Bettole, cava cascina Cascinone e cava cascina Pelosi. Nonostante la posizione favorevole al Terzo valico, dev’essere sembrato troppo anche agli amministratori pozzolesi: da qui il ricorso. Le attività di prelievo e riempimento stanno però andando avanti a spron battuto ma il Tar inizierà a valutare e carte solo dal 2 ottobre. Con un’ordinanza pubblicata in questi giorni ha infatti fissato la prossima udienza in quella data, richiedendo all’amministrazione regionale di produrre nel frattempo, “una documentata relazione” riferita ai siti individuati nel Comune di Pozzolo Formigaro ed al loro impiego per le opere attinenti al Terzo Valico. Le richieste riguardano la valutazione di impatto ambientale regionale, le autorizzazioni rilasciate e le carte riferite alla valutazione di incidenza dei siti Bettole, Cascina Cascinone e Cascina Pelosi con il sito di importanza comunitaria Greto dello Scrivia.