Ilva, sostegno unanime del Consiglio comunale: “Il governo faccia presto”.

Da metà settembre stop ai fondi nelle casse del gruppo. Oggi a Roma l'incontro convocato dal ministro Di Maio con Arcelor Mittal e i sindacati

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Voto unanime sull’Ilva in Consiglio comunale a Novi Ligure. Mentre a luglio lo scontro politico sulla tutela dello stabilimento sembrava assicurato con la presentazione di due documenti contrapposti da parte di Pd e 5 stelle, nella seduta di lunedì sera è stato approvato un ordine del giorno condiviso, anche dagli altri gruppi di opposizione. Ad aprire la seduta l’intervento del sindaco Rocchino Muliere: “Il 12 settembre scade la proroga di tre mesi della gestione dei commissari e dal 15 non ci saranno più soldi nelle casse dell’Ilva per andare avanti. Mercoledì (cioè oggi, ndr) il ministro Di Maio ha convocato Arcelor Mittal e sindacati a Roma, anche per trovare un accordo sui livelli occupazionali. Novi deve farsi sentire poiché il nostro, con 755 dipendenti oltre all’indotto, è il secondo stabilimento del gruppo dopo Taranto. Il ministro ha la facoltà di decidere sulla regolarità della gara che ha assegnato ad Arcelor Mittal la proprietà del gruppo, in base a quanto stabilito dall’avvocatura dello Stato e all’orizzonte ci sono tre scenari: trovare un accordo tra Arcelor Mittal e il governo, sia a livello ambientale che occupazionale; annullare la gara e ribandirla, scelta che comporterebbe un notevole allungamento dei tempi anche per i contenziosi legali che ne deriverebbero; infine, ripartire dalle offerte iniziali”.

Il sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere
Il sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere

Muliere, come i sindacati, punta sul primo scenario “a condizione che nessun lavoratore venga messo sulla strada”. “Arcelor Mittal – ha detto ancora il sindaco – ha interesse a risanare Taranto dal punto di vista ambientale per poter aumentare la produzione di acciaio”. Il sindaco ha inoltre ricordato che “molti camionisti che lavorano per conto dell’Ilva rischiano il fallimento poiché non vengono pagati, anche per questo si deve fare presto. Il Comune sarà presente allo sciopero indetto dai sindacati per l’11 settembre”. Toni pacati nel dibattito sul documento a sostegno dello stabilimento. Fabrizio Gallo (M5s) ha ricordato che Arcelor Mittal “ha presentato un documento migliorativo dal punto di vista ambientale su Taranto grazie alle richieste del governo, che ha anch’esso chiesto che non ci siano nessun disoccupato con la cessione alla nuova proprietà. In soli tre mesi questo governo ha ottenuto quindi dei miglioramenti: i tempi sono stretti ma non per colpa dell’attuale esecutivo”. Daniele Gualco, capogruppo Pd: “Le trattative che hanno portato a un miglioramento per Taranto sono una cosa positiva ma serve attenzione anche per Novi e chiarezza da parte del governo sulla correttezza, o meno, della gara di assegnazione ad Arcelor Mittal”. Oggi potrebbe quindi essere un giorno decisivo per l’Ilva.