Secondo la Regione, i mezzi pesanti dei cantieri del Terzo valico possono utilizzare l’autostrada A7 tra Vignole Scrivia e Ronco Scrivia per raggiungere il cantiere di Castagnola, che necessita del calcestruzzo prodotto a Moriassi (Arquata). La giunta regionale ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere regionale Sean Sacco (M5s) riferita al transito di betoniere, 24 ore su 24, dentro l’abitato arquatese così come avviene a Rigoroso, Pietrabissara e Isola del Cantone ormai da mesi. “Abbiamo evidenziato – afferma Sacco – il transito di mezzi con carico superiore alle 30 tonnellate ed anche vuoti nei centri abitati, il passaggio dei mezzi a qualsiasi ora del giorno e della notte festivi compresi e la mancanza di GPS a bordo delle betoniere. Abbiamo chiesto alla giunta regionale per quanto tempo ancora i cittadini dovranno subire l’intasamento della viabilità, l’inquinamento acustico e quello ambientale prodotti dalla mancata osservanza di Cociv alle prescrizioni del Piano del traffico”. La Regione ha risposto ma senza manifestare la volontà di intervenire per risolvere il problema.

La polizia municipale, va ricordato, non può multare questi mezzi pichè non violano il codice della strada. La competenza sul rispetto del Piano del traffico del Terzo valico spetta infatti alla Regione ma la giunta si è limitata a ricordare tale compito toccherebbe all’Osservatorio ambientale tramite un “organismo di controllo creato dalla Provincia”. Di quest’ultimo, ricordano dal Comune, “non si ha notizia, anche perché la polizia provinciale ha un numero ridotto di agenti”. La Regione ha poi messo nero su bianco che “i percorsi prevalenti dei mezzi legati alla costruzione del Terzo valico devono avvenire in autostrada” e che “i limiti di peso per il trasporto autostradale non sono variati”. Frase che fa a pugni con l’autorizzazione fornita dalla prefettura al Cociv al transito sulla provinciale 35 dei Giovi: se le betoniere possono passare in autostrada, anche a pieno carico, perché la prefettura ha dato l’autorizzazione a utilizzare la viabilità ordinaria e il transito nei centri abitati? “L’amministrazione regionale – sostiene Sacco – non ha fornito una risposta precisa limitandosi a promettere non meglio precisati “controlli”. Serve da parte della Regione un richiamo formale a Cociv affinché venga rispettato il Piano del traffico”.