L’obiettivo del centrodestra che governa la Regione è “velocizzare per ripartire” per quanto riguarda le norme su edilizia e urbanistica contenute nel disegno di legge “Riparti Piemonte”. La bozza della legge è stata illustrata nella prima commissione del Consiglio regionale. “Con questi interventi – ha spiegato l’assessore Fabio Carosso – vogliamo agevolare imprese e cittadini per far ripartire un’economia profondamente in crisi. Semplifichiamo le procedure, accorciamo le tempistiche e aiutiamo privati e imprese che vogliono costruire o ristrutturare”. La Regione stanzierà 50 milioni di euro a copertura parziale o totale degli oneri di urbanizzazione legati ai permessi di costruzione che vengono pagati ai Comuni, destinando fino a 50 mila euro ai privati e 100 mila alle imprese. Bar e ristoranti potranno ampliare i dehor per rispettare le norme di distanziamento previste a livello nazionale, senza oneri e con la sola comunicazione al Comune. Soprattutto, è prevista la possibilità di ristrutturare gli immobili nei centri storici, anche con sagoma diversa dall’esistente, in deroga ai piani urbanistici in vigore. Infine i Comuni avranno maggiore responsabilità nelle decisioni e vedranno incrementati i contributi da 25 mila a 35 mila euro per adeguare i piani regolatori.

Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale

Tutto ciò fino al 31 gennaio 2022, poi si dovrebbe tornare alle norme in vigore attualmente. Dure le critiche mosse dalle opposizioni. Per i consiglieri del Pd, “c’è il rischio di snaturare i nostri borghi antichi. Inoltre non vogliamo che l’eccessiva semplificazione apra la porta a infiltrazioni e illegalità. C’è anche un problema di contenzioso, se scriviamo norme in contrasto con quelle nazionali, rischiamo ricorsi che rallenteranno le imprese invece di aiutarle. Attenzione a non danneggiare i paesaggi Unesco che ci hanno garantito un grande balzo turistico”. Critici anche i consiglieri 5 Stelle: “Vediamo ombre immense in questo provvedimento, per nessuna materia è prevista una tale deregolamentazione. Volete smantellare la legge urbanistica regionale usando la scusa del Covid. Torniamo indietro di decenni sulla tutela del paesaggio. Con i nostri emendamenti cercheremo di bloccare in ogni modo gli aspetti negativi di queste norme”. Anche Leu ha contestato le norme: “Questi interventi non c’entrano nulla con il “Riparti Piemonte”, sono invece un omnibus con il quale state cercando di smantellare la legge urbanistica. Il Ddl deve essere strettamente collegato a cosa fare per ripartire, per questo il nostro lavoro sarà soppressivo e non emendato”. I rappresentanti della Lega hanno per sostenuto che “la direzione è giusta, il Ddl deve andare in porto nel più breve tempo possibile”.