Circolare sulle strade della Val Borbera è un’avventura, comprese le strade provinciali che fanno veramente paura a causa della scarsa o forse sarebbe meglio dire, della nulla manutenzione, buche, anzi voragini, che se va bene squarciano le gomme delle auto, ma per motociclisti e ciclisti potrebbero essere fatali, pietre e massi che piovono sulla massicciata, frane e smottamenti, viadotti senza adeguate protezioni. Insomma un disastro. A giugno scorso i sindaci dei sette comuni “oltre le Strette”, si sono appellati inutilmente al presidente della Provincia Gianfranco Baldi, infatti non hanno ottenuto risposta.
A non aver ottenuto risposta è anche il sindaco di Vignole Borbera,Giuseppe Teti che, in una lettera inviata un mese fa a Palazzo Ghilini, ha fatto sapere all’amministrazione provinciale che una pila del ponte sul torrente Borbera, che collega Vignole Borbera a Borghetto di Borbera, a seguito della piena del 21 ottobre scorso, ha subito forti lesioni.
Il ponte è stato ristrutturato nel 2012 dalla Provincia guidata da Paolo Filippi; 622 mila euro la spesa totale per il consolidamento delle fondazioni delle pile numero 2 e 4, manto stradale, passerelle pedonale e barriere in legno come richiesto dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici per non deturpare il paesaggio.
Dopo l’alluvione del novembre 2014, la Provincia ha finanziato in “somma urgenza” il consolidamento di un tratto della sponda olografica sinistra del Borbera, spesa totale 260 mila euro.
Quel tratto è lo stesso che è stato interessato dall’ultima piena del torrente.
“Siamo veramente preoccupati – spiega il sindaco Teti – ogni giorno succedono disastri, l’ultimo ieri sulla Torino-Savona e, solo la fortuna, ha voluto che in quel momento non vi transitasse nessuno. Allo scopo di prevenire ogni incidente, abbiamo richiesto immediatamente la supervisione dai tecnici delle opere pubbliche regionali e provinciali quando abbiamo notato che, all’inizio del ponte, nella parte sinistra, il muro laterale è stato sbriciolato e la base del muro è stata divelta dall’acqua che si portata via delle lastre di cemento messe per rinforzare la pila del ponte inoltre, alcuni massi, posizionati nel 2014 per il contenimento della piena, oggi risultano sospesi in aria rendendosi pericolosi . Noi abbiamo mandato tutte le immagini e speriamo che ci degnino di risposta quanto prima. Infine, Se avranno la bontà di venirci a trovare, avremmo il piacere di mostrare loro anche la strada in frazione Variano per Castel Ratti , questa già oggetto di intervento finanziato, dove ora si sono verificati altri smottamenti a valle e a monte”.