“Si parla di dissesto finanziario quando un ente non è più in grado di assolvere alle ordinarie funzioni e ai servizi definiti indispensabili, quando nei confronti dell’Ente esistono crediti di terzi ai quali non si riesce a far fronte con il mezzo ordinario del riequilibrio di bilancio né con lo strumento straordinario del debito fuori bilancio”.
Ma per redigere il piano di rientro con le poche forze umane a disposizione, e con i molti intoppi trovati lungo il percorso, come i debiti fuori bilancio, i tempi sono slittati di 10 giorni così, non per lassismo, ma è stata adottata un’interpretazione data da una sentenza della Corte dei conti della Campania che riguarda appuntio i termini di presentazione del piano.
Sarà molto interessante vedere il risultato degli “esperti”, considerato che l’amministrazione guidata dalla Morando ha già messo in atto rimedi che, come sperato, stanno dando ottimi frutti. Infatti, per la prima volta lo scorso anno le spese comunali sono state sostenute in proprio senza far ricorso agli anticipi della banca.
L’amministrazione comunale ha deciso di opporsi al provvedimento ed ha richiesto un incontro in prefettura.