Moriassi: cantiere del Terzo valico fermo per i controlli su eventuali infiltrazioni mafiose

Decine di agenti dela Dia (Direzione investigativa antimafia) hanno verificato i documenti di operai e automezzi ad Arquata Scrivia. Il Cociv: “Massima collaborazione”.

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foto da notavterzovalico.info

I lavori sono stati momentaneamente sospesi stamattina nel cantiere del Terzo valico di Moriassi, ad Arquata Scrivia, dove è in corso sia lo scavo dell’imbocco della galleria sia la realizzazione della linea esterna verso Serravalle Scrivia.

Il motivo è stato la presenza di alcune decine tra carabinieri e forze dell’ordine della Dia (direzione investigativa antimafia), intervenuti  per verificare la presenza di eventuali infiltrazioni mafiose nei cantieri della Grande opera, già interessati dal fenomeno. Esattamente un anno fa, infatti, con l’operazione Alchemia, venne scoperta una rete di personaggi, locali e non, che puntava a far vincere a imprese legate alla ‘ndrangheta calabrese i sub appalti del Terzo valico. L’obiettivo riuscito, visto che la Euroservizi di Serravalle Scrivia era riuscita a ottenere il servizio di pulizia nei cantieri. La ditta guidata, sulla carta, dalla serravallese Marianna Grutteria, venne poi “cacciata” dal Cociv.

Il cantiere del Terzo valico di Moriassi, ad Arquata Scrivia
Il cantiere del Terzo valico di Moriassi, ad Arquata Scrivia

Successivamente, a ottobre, in occasione degli arresti effettuati da carabinieri e Guardia di finanza che hanno decapitato il consorzio e le aziende già al lavoro in quasi tutti i cantieri, era emersa la figura di Domenica Gallo, finito agli arresti per vari reati e, secondo gli inquirenti,  anch’egli legato alle cosche calabresi.

Stamattina le forze dell’ordine hanno sospeso i lavori per identificare gli operai e ottenere la documentazione su tutti gli automezzi presenti nel cantiere e di quelli in uscita e in entrata.  Un intervento coordinato dalla prefettura di Alessandria, e secondo le nostre informazioni, al momento, non sarebbe emerso nulla di anomalo.

Nel cantiere gli operai al lavoro sono alle dirette dipendenze del Cociv dopo la rescissione del contratto con la Ceprini, finita anch’essa sotto accusa per corruzione a ottobre. Il consorzio ha annunciato per primo l’intervento delle forze dell’ordine a Moriassi, attribuendosi quasi la paternità del blitz: “Il Cociv – spiega in una nota l’ufficio stampa – prosegue con attività che confermano la discontinuità con il passato: oggi le forze dell’ordine sono arrivate nel cantiere di Moriassi in un’azione volta a prevenire la presenza di infiltrazioni di organizzazioni malavitose. Il consorzio collabora con la prefettura di Alessandria per aiutare il territorio ad allontanare eventuali società o individui che possano presentare criticità con le autorità competenti”.