Tutto il Consiglio comunale è d’accordo: non un euro in più nelle casse del Consorzio intercomunale trasporti (Cit) dal Comune di Serravalle Scrivia. Nell’ultima seduta anche le opposizioni si sono dette d’accordo con la posizione assunta dall’amministrazione comunale, ribadita dal sindaco, Alberto Carbone, nelle sue comunicazioni al Consiglio: “L’amministrazione non intende destinare altre risorse a fondo perduto per aiutare la società”. Come è noto, il Cit versa in condizioni difficili e ci sono stati ritardi nel pagamento degli stipendi ai dipendenti. In una recente assemblea dei 17 Comuni soci erano state chieste ulteriori risorse per coprire un buco che non accenna a ridursi, anche per via dei gravi errori degli ultimi anni, a cominciare da un piano di risanamento risultato errato. Sul tema il consigliere di minoranza Francesco Scaiola ha definito la situazione “surreale: prima si approva un piano di risanamento, poi si scopre che è sbagliato, quindi si lavora a un altro piano. Così si allunga lo stato di crisi.

Il nuovo Consiglio comunale di Serravalle Scrivia
Il Consiglio comunale di Serravalle Scrivia

Concordo con l’opportunità di non sprecare altre risorse”. Il consigliere di minoranza Pasquale Vecchi ha condiviso tali considerazioni e ha espresso “apprezzamento per la posizione del sindaco”. D’accordo Anche Anna Massone: “Era stata approvata dal Consiglio l’ennesima pianificazione del debito del Cit, che continua ad aumentare senza che si veda una fine. Il servizio è necessario ma dovrebbe essere gestito meglio. Si dovrebbe cercare una soluzione, compresa la vendita”. Il sindaco ha evidenziato che si era già tentata la vendita ma a emerso che il 40% non era attrattivo per i privati: “Il piano di ristrutturazione era stato approvato perché avevano detto che era indispensabile per approvare il bilancio, però adesso non si può continuare in questo modo”. Di recente il Cit ha messo in mora il Comune di Novi Ligure, che deve al consorzio cospicui crediti (100 mila euro riferiti al 2018) non riconosciuti dall’amministrazione comunale. Gli altri soci devono invece circa 600 mila euro, secondo l’amministratore unico, Silvio Mazzarello. Il 2 luglio, alle 21, la situazione del Cit verrà discussa in Commissione consiliare a Novi.