L’Associazione pendolari novesi (Apn) valuta un esposto ai carabinieri per interruzione di pubblico servizio dopo l’ennesimo episodio negativo che riguarda la linea ferroviaria Novi-Tortona, interrotta a causa dei lavori del Terzo valico. Da tempo i treni sono sostituiti dai bus. L’altra mattina, come ha scritto su Facebook il presidente dell’Apn Andrea Pernigotti, alle 6,25, il bus che doveva portare i pendolari dalla stazione di Novi Ligure a Tortona e da lì a Pavia e Milano con il treno, addirittura non è arrivato. “Pensavamo di aver visto veramente tutto – ha scritto Pernigotti – , ma quella mattina abbiamo scoperto che al peggio non ci sono limiti: l’autobus non si è presentato e siamo rimasti come imbecilli sul marciapiede. Il tempo di riprendersi dallo choc e ci siamo diretti sui binari a prendere il treno 6109 per Arquata Scrivia dove saremmo saliti sul treno 2162 direttamente al capolinea di partenza… il tutto, ovviamente, dopo aver fatto allertare telefonicamente il capo stazione di Arquata. L’Apn valuterà tutte le azioni più opportune da intraprendere per tutelare i diritti dei pendolari calpestati e abbandonati dalle istituzioni, inclusa la possibilità di un esposto al comando carabinieri per interruzione di pubblico servizio”.

Andrea Pernigotti (a sinistra) durante un incontro fra i pendolari in municipio a Novi Ligure

Sulla situazione della linea Novi-Tortona, sempre più vittima di inefficienze da parte di Trenord, la società ferroviaria della Regione Lombardia, si sono occupati i consiglieri regionali 5 stelle con un’interrogazione rivolta all’assessore Francesco Balocco. Paolo Mighetti, eletto in Regione con l’M5s, e il consigliere comunale pentastellato Fabrizio Gallo, dicono: “Regione Piemonte e Agenzia della Mobilità riferiscano in modo chiaro alle strutture tecniche della Regione Lombardia le problematiche sollevate dai pendolari delle linee ferroviarie fra Novi e Milano. Linee come la Arquata – Novi – Tortona, pur insistendo sul territorio piemontese, sono programmate e finanziate dalla Lombardia e gestite da Trenord. La tratta, già sospesa dalla giunta Cota nel 2012 e mantenuta dalla stessa Trenord, è stata chiusa a seguito dei lavori del Terzo valico e il servizio sostitutivo, a quanto sostengono i pendolari, soffre di gravi problematiche che determinano una potenziale disaffezione degli utenti ad un servizio già logorato da scelte del passato che lo hanno fortemente depotenziato. Esortiamo quindi l’assessore Balocco a farsi carico dei disagi dei pendolari interloquendo con la Regione Lombardia e nondimeno di verificare la corretta conoscenza dei percorsi da parte degli autisti degli autobus”.