Saranno i locali dell’ex Circolo Arci, parco di Villa Caffarena a Serravalle Scrivia, ad ospitare la mostra di pittura “Pasqua con Emilio Debrevi“. Il vernissage è fissato per domenica 13 aprile alle 17. Nel corso della presentazione curata da Luisa Maria Casaccia Gibelli, gli attori e gli allievi-attori della Compagnia Teatrale I Mancini del Quarto leggeranno poesie e stralci della biografia del pittore, accompagnati dalla chitarra di Ettore Ardito. Inoltre, sarà presentato il libro: “Si scrive Debrevi e si legge Dobrovich” biografia dei primi trent’anni del pittore scritta dal figlio Marco Debrevi.
“Il pittore Emilio Dobrovich nasce a Fiume il 22 settembre 1915. Figlio di profughi ungheresi, vive a Pola fino all’età di quindici anni. Nel 1930 si trasferisce con la famiglia a Genova e il regime fascista italianizza Dobrovich in Debrevi (che Emilio spezzerà simbolicamente nella firma De Brevi). La formazione culturale e politica di Dobrovich è segnata dal legame profondissimo con la madre e dalle personalità artistiche e antifasciste che animano Genova. La cultura e lo stile di vita mitteleuropei, custoditi con determinazione dalla madre e, soprattutto, il pensiero di Antonio Gramsci e Piero Gobetti, orienteranno per sempre il suo percorso artistico, umano e politico. A 15 anni dipinge il primo capolavoro: una Madonna, per la madre, ma deve rinunciare agli studi accademici. Operaio al tornio dell’Ansaldo San Giorgio, continua a dipingere solo su cartone e compensato: i colori ad olio e le tele di lino resteranno per lungo tempo un lusso. Nel dopoguerra apre una piccola officina di stampi industriali e partecipa con successo all’allestimento di stand in diverse Fiere Nazionali. Decide, però, di non proseguire l’attività di grafico pubblicitario e non farà mai della sua arte un mezzo per vivere. Intensifica la sua produzione artistica a partire dal 1972 ed espone a Serravalle, dove si è trasferito con la famiglia, a Novi Ligure (Teatro Romualdo Marenco, Galleria Mario Leveni) e a Tortona (Galleria L’Angolo). Muore a Serravalle Scrivia, 10 luglio 1990”.
La mostra che rimarrà aperta fino al 22 aprile con orario dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, è organizzata dall’Associazione Amici dell’Arte in collaborazione con l’assessorato alla cultura del comune di Serravalle Scrivia.
(Dati storici e foto: Associazione storico culturale Serravallese Chieketè)