Nel Consiglio comunale del 12 novembre al museo dei Campionissimi tutta l’assemblea era stata unanime sulla decisione di impedire speculazioni sullo stabilimento della Pernigotti nel caso in cui la proprietà intenda cederlo. Ora l’amministrazione comunale di Novi Ligure punta a blindare dal punto di vista urbanistico l’edificio di viale della Rimembranza, dove ieri, dopo la firma dell’accordo sulla cassa integrazione, si è conclusa l’assemblea permanente in corso dal 7 novembre. Nella variante parziale cosiddetta “urbana” che sarà all’ordine del giorno del Consiglio comunale lunedì sera, è prevista una norma che vincola il futuro della fabbrica dolciaria. “Nella conferenza stampa che si era tenuta a novembre in municipio nei giorni successivi alla decisione di cessare l’attività della Pernigotti – spiega il sindaco Rocchino Muliere – davanti agli operai avevo detto che avremmo fatto il possibile per evitare speculazioni edilizie su questa storica fabbrica.

Ora la variante prevede che la destinazione d’uso dell’immobile possa cambiare solo nel caso in cui la fabbrica venga ricollocata altrove ma esclusivamente sul territorio del nostro Comune. Siamo quindi disponibili a valutare proposte sulla fabbrica, nel caso venga ceduta, ma alle condizioni indicate”. Attualmente la destinazione d’uso è industriale: potrebbe quindi diventare artigianale o addirittura residenziale? “Ammesso – prosegue Muliere – che qualcuno chieda di fare interventi edilizi in una situazione economica come quella attuale, siamo disposti ad ascoltare le proposte che arriveranno ma la fabbrica ora è di fatto blindata”. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è approvare la variante entro la fine del mandato. Lunedì si voterà però solo l’adozione, poi ci saranno il periodo di pubblicazione e il parere della Provincia, entro 45 giorni, prima della votazione finale. I tempi sono molto stretti visto che a Novi si vota in primavera per rinnovare sindaco e Consiglio comunale.