La recinzione anti Psa installata a Borghetto

Avviato il lotto 3 della recinzione anti peste suina africana in alta Val Borbera. Lo annuncia il commissario per l’emergenza Psa Angelo Ferrari. A metà novembre era stato pubblicato il decreto del commissario per l’occupazione temporanea dei terreni dove sarà costruita la barriera, cioè Borghetto Borbera, Grondona, Roccaforte Ligure e Mongiardino Ligure e, assicura sempre Ferrari, “il 21 novembre sono iniziati i lavori”. La Società di committenza della Regione Piemonte ha comunicato al commissario che la ditta sta preparando il terreno e sono già stati piantati pali per circa un chilometro del tracciato, che in totale sarà di 21 chilometri per questo lotto. Ancora da attivare invece il cantiere dell’ultimo lotto, il settimo, in Liguria, tra i Comuni di Vobbia e Genova, di 23 chilometri: la Regione Emilia Romagna ha deliberato lo stanziamento dei fondi che non sono ancora stati trasferiti al Commissario. Per questi due ultimi lotti il commissario fa infatti affidamento a 1,5 milioni di euro prevista dalle Regioni Emilia Romagna e Lombardia. In totale, la barriera sarà lunga 160 chilometri interessando 40 Comuni tra Liguria e Pimeonte. 105 i chilometri già realizzati: dal 1° giugno al 15 settembre scorso piantati 43.500 pali, utilizzate 90 tonnellate di metallo, installati 500 cancelli e 240 dissuasori acustici. Il tutto dovrebbe servire a contenere gli spostamenti dei cinghiali e quindi evitare la diffusione della Psa negli allevamenti suini dell’Emilia e del Piemonte. In molti casi però la barriera è stata danneggiata e sfondata dai cinghiali. Pr contrastare servono circa 20 milioni di euro, secondo i dati forniti dallo stesso commissario nel Consiglio provinciale del 17 novembre. Restano però ancora al palo gli abbattimenti dei cinghiali che dovevano partire a ottobre.