La sentenza del processo Albano sarà letta oggi, 2 luglio, alle 12, dal giudice Paolo Bargero in tribunale di Alessandria. L’ex sindaco di Gavi, nonché vicesindaco e consigliere regionale tra il 2000 e il 2005, è imputata di 7 reati, tra cui concussione e peculato, per i quali l’accusa ha chiesto una condanna a 6 anni e 8 mesi, senza il riconoscimento delle attenuanti generiche poiché Albano non si è mai presentata in tribunale né ha accettato di farsi ascoltare dal magistrato durante le indagini. Il reato di concussione riguarda il tentativo di far dimettere, nel dicembre 2019, l’allora sindaco Rita Semino per riprendere direttamente le redini del Comune in vista delle elezioni. Quando, nelle settimane successive, Semino si è rifiutata, è scattata la manovra per far licenziare o allontanare dalla sede di lavoro presso i supermercati Gulliver la nipote del sindaco, Alice Zunino, come ha ammesso davanti al giudice il titolare della catena, Paolo Lugano. Per il peculato, secondo l’accusa, Albano si è fatta rimborsare 80 mila euro dal Comune, sequestrati nel 2020, per l’acquisto di beni che nulla avevano a che fare con l’attività istituzionale, come il cibo per cani. Inoltre viaggi all’estero, in Francia e in Russia, sempre a carico delle casse comunali. La difesa di Albano sostiene che i viaggi sono serviti a promuovere il Gavi docg e, in particolare in Russia, l’ex sindaco sarebbe stato incaricato dal Consorzio tutela del Gavi: il presidente Maurizio Montobbio sui giornali ha però dichiarato che l’ente non ha mai incaricato alcun sindaco per la promozione del vino. Alcuni testi hanno affermato che alcuni beni, come la macchinetta per il caffè, erano presenti negli uffici comunali.
Gli altri imputati sono il tecnico comunale Pierpaolo Bagnasco, sindaco di Stazzano rieletto nel 2024, per il quale il pm ha chiesto una condanna a 1 anno e 9 mesi, l’ex segretaria comunale Giovanna Sutera (2 anni e 10 mesi) ed Eugenio Rabbia, già consigliere comunale di maggioranza, per il quale l’accusa ha chiesto l’assoluzione. Sono accusati a vario titolo di favoreggiamento nei confronti della Albano e di falso.