Il sindaco ordina la riapertura della strada 147 ma la Provincia la chiude senza dare le chiavi dei lucchetti al Comune nonostante il provvedimento sia in vigore. A Carrega Ligure lo scontro tra il Comune e l’amministrazione provinciale va avanti a suon di ordinanze mentre gli abitanti da oggi, 1° luglio, sono di nuovo isolati dal Piemonte in attesa che, senza fretta, palazzo Ghilini metta i soldi a bilancio per ripristinare il sistema di sicurezza nel tratto a valle di Connio.
Il primo cittadino, Luca Silvestri, lunedì aveva emanato una nuova ordinanza di riapertura poiché la Provincia non aveva rispettato il precedente provvedimento con il quale si ordinava il ripristino della viabilità per consentire agli abitanti accedere ai servizi essenziali, come lavorare e potersi curare. Alle 7 del mattino la provinciale era stata nuovamente resa transitabile dal Comune ma nel pomeriggio il personale della Provincia ha nuovamente chiuso i cancelli con nuovi lucchetti, senza fornire copia delle chiavi agli amministratori comunali. Questi ultimi hanno chiamato le forze dell’ordine ma la risposta è stata di “stare tranquilli“, in sostanza, fino a venerdì, quando è previsto il tavolo in prefettura, ad Alessandria, richiesto proprio dal sindaco.
Duro il commento su Facebook del vicesindaco, Fausto Crosetti: “Oggi si è scritta una pagina molto triste della storia della Repubblica Italiana, in barba alle leggi, al diritto, alla Costituzione Italiana, la Provincia di Alessandria, con l’avallo delle forze dell’Ordine che si sono schierate dalla parte dell’illegalità, ha provveduto a richiudere forzatamente la sp147!
L’ordinanza sindacale, in vigore da questa mattina prevedeva una apertura dalle 5,30 alle 20, senza che nessuno la impugnasse o dichiarasse illegittima la strada è stata chiusa con conseguente interruzione di pubblico servizio con tutte le conseguenze civili e penali che questo comporta! Pagina tristissima di cui sono complici tutti coloro che non sanno svolgere le proprie funzioni, assolvere alle proprie responsabilità, svolgere il proprio dovere con dignità e garantire servizi e diritti sacrosanti e sanciti dalla Costituzione a dei cittadini!“.