La Cassazione ha confermato le pene decise in Appello per tre degli 8 condannati nel processo Triangolo, i soli ad aver fatto ricorso a Roma. L’indagine riguardava la riqualificazione delle ex cave del Tortonese, avvenuta con terra contenente idrocarburi e altri sostanze presenti in quantità superiore ai liti di legge. Materiale che avrebbero dovuto essere smaltito in discarica come rifiuto, con costi superiori, e che invece era finito nelle enormi buche create negli anni per prelevare ghiaia e sabbia. Una volta completata la riqualificazione, nelle aree i terreni erano stati coltivati a grano ma sotto c’erano sostante inquinanti, pericolose per l’ambiente e quindi per la salute delle persone. Questo era il quadro emerso nel 2015 dall’indagine, che aveva portato 19 persone a processo per il traffico illecito di rifiuti organizzato tra Lombardia, Liguria e Piemonte. Il tribunale di Alessandria ne ha condannati 8, con pene poi confermate o ridotte in Appello a Torino.
Si sono rivolti alla Cassazione in tre ma i loro ricorsi sono stati respinti. Daniele Busi, di Alessandria, titolare della Busi Ugo e della Cdr Scavi, si è vista confermare la condanna a 2 anni; per Francesco Ruberto, di Tortona, considerato uno degli organizzatori del traffico di rifiuti insieme a Sandro Gandini di Voghera, restano i 2 anni ai domiciliari. Stesso esito per la condanna a 1 anno, 9 mesi e 10 giorni per Loredana Zambelli, di Serravalle Scrivia, responsabile del laboratorio Biogest di Bosco Marengo, dove si analizzavano i campioni dei terreni da conferire nelle ex cave.