Le aree del territorio alessandrino considerate idonee a ospitare il Deposito unico nazionale

Senza risposte adeguate mobiliteremo la popolazione”. I sindaci dei Comuni interessati dal progetto di deposito nazionale dei rifiuti nucleari hanno sottoscritto una lettera inviata al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin per chiedere un incontro e ribadire il loro no all’installazione dell’enorme impianto sul territorio alessandrino. La lettera è stata firmata dagli amministratori di Comuni di Alessandria, Bosco Marengo, Castelletto Monferrato, Castelnuovo Bormida, Frugarolo, Fubine Monferrato, Oviglio, Quargnento, Sezzadio e dal Presidente della Provincia. La Sogin, incaricata dallo Stato di realizzare il deposito, a marzo 2022 aveva depositato al Ministero dell’Ambiente la bozza della Carta nazionale dei siti idonei a ospitare l’impianto (Cnai) in attesa della valutazione da parte dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare (Isin) e della pubblicazione definitiva. All’epoca i siti non erano stati resi noti. Nello scorso ottobre c’era stata una fuga di notizie: i sei siti alessandrini considerati in precedenza “potenzialmente idonei” erano stati valutati tutti “idonei” dalla Sogin nonostante le osservazioni di Comuni e associazioni, nelle quali si evidenziavano la presenza di falde acquifere, siti Unesco, industrie a rischio di incidente rilevante. I siti quindi erano rimasti gli stessi del 2021: AL-8 tra Alessandria, Castelletto Monferrato e Quargnento; AL-14 tra Alessandria, Fubine e Quargnento;

Il manifesto affisso la primavera scorsa dalla Lega

AL-3 tra Alessandria e Oviglio; AL-2 tra Bosco Marengo e Frugarolo; AL-1 tra Alessandria, Bosco Marengo e Novi Ligure; AL-13, tra Castelnuovo Bormida e Sezzadio. Tutto questo nonostante la mozione approvata dal Parlamento la scorsa primavera e le rassicurazione del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, sull’esito positivo dell’iter per il territorio. A dicembre, durante il Tavolo di trasparenza regionale sul nucleare, era stato confermato che la bozza della Cnai resa pubblica a ottobre era la stessa consegnata dalla Sogin al ministero a marzo. In questi mesi l’Isin ha quindi valutato le osservazioni e richiesto delle integrazioni alla Sogin e definitivamente inviato il documento al ministero. È probabile che il parere arrivi entro fine gennaio. Nella lettera al ministro i sindaci hanno ribadito, tra l’altro, la già elevata pressione ambientale che interessa il territorio provinciale. “Abbiamo comunicato al nuovo governo – sostengono i sindaci – che a nostro parere Sogin non ha approfondito adeguatamente le nostre controdeduzioni alla loro proposta di installazione del Deposito Nazionale. Di fatto le osservazioni presentate avrebbero dovuto comportare da subito un’esclusione dei territori dell’alessandrino in quanto incompatibili con i criteri generali di localizzazione e con la normativa di riferimento. Ci auguriamo di avere presto un incontro con il Ministro Pichetto per confrontarci direttamente e liberarci una volta per tutte di questa sconsiderata proposta di installazione del Deposito Nazionale di scorie nucleari sul nostro territorio. Se non avremo adeguate risposte ci organizzeremo con la popolazione per una grande mobilitazione di piazza”.