Sono ripresi i lavori sul versante del Forte di Gavi, dove sono in programma barriere in metallo verticali e orizzontali a protezione dell’abitato. Gli interventi sono stati previsti dalle ordinanze di somma urgenza emanate dal Comune a novembre dopo l’alluvione. Tra pause tecniche ed emergenza coronavirus in sostanza è da febbraio che i lavori sono fermi. In particolare, da fine marzo la pandemia aveva costretto le imprese a sospendere le operazioni prima ancora dei decreti del governo e della Regione. L’ultimo provvedimento firmato dal presidente della giunta regionale, Alberto Cirio, ha però autorizzato la ripresa dei cantieri legati a opere di protezione di civile, proprio come nel caso di Gavi.

Ieri, mercoledì 15 aprile, gli operai della Terracon di Torino hanno riavviato il cantiere in corrispondenza di una delle frane cadute su Monserito, nel quale devono essere realizzati micropali per le fondazioni delle barriere, utilizzando una trivella. L’impresa torinese, nel periodo di fermo del cantiere, si è dotata di un protocollo sanitario mentre agli operai, tutti messi in quarantena, sono stati poi forniti i dispositivi di protezione. La Terracon ha ricevuto l’ok del commissario prefettizio del Comune, Maria Clara Callegari. La speranza degli abitanti di Gavi è che i lavori possano proseguire senza ulteriori intoppi per poter così togliere le ordinanze di sgombero che ancora son in vigore su numerosi edifici.