È già utilizzabile e in futuro potrebbe evitare addirittura l’intervento chirurgico. L’ospedale di Novi Ligure ha in dotazione il cosiddetto Fusion Biopsy con tecnica robotica, in sostanza un robot che esegue biopsie per la diagnosi del tumore alla prostata. La presentazione è avvenuta ieri mattina al sesto piano del San Giacomo, nel reparto di Urologia guidata dal primario Franco Montefiore. Si tratta di un braccio meccanico robotizzato controllato da un software che si sostituisce ai medici, agendo con estrema precisione. La biopsia, primo passaggio fondamentale per comprendere se è in corso la malattia estraendo dall’organo un pezzetto di tessuto da sottoporre alle analisi, viene eseguita a colpo sicuro, nel punto in cui sono evidenti i segnali del tumore, eliminando il margine di errore umano. Per il paziente, quindi, meno prelievi, meno disagi e quindi meno possibili complicanze. Si utilizza l’anestesia locale, così l’intervento viene eseguito in day surgery, cioè senza ricovero in ospedale per più giorni. Il paziente può così tornare a casa dopo il prelievo nella stessa giornata: un vantaggio sia per la persona sia per l’azienda sanitaria provinciale.

Il dottor Franco Montefiore (al centro) con Repetto

Quest’ultima parla, a tal proposito, di “nuova frontiera nella diagnostica del tumore della prostata, una delle prime neoplasie maschili sulle quali si sono ottenuti risultati eccellenti sia in ambito di definizione diagnostica, sia in ambito di terapia”. L’apparecchio medico opera con un monitor per inquadrare la zona del prelievo di tessuto in risonanza magnetica multiparametrica e con immagini in tre dimensioni. L’ospedale ha potuto dotarsi di questa importante innovazione grazie alla generosità del cavalier Flavio Repetto, patron della Novi-Elah-Dufour, che ha pagato a titolo personale l’intera somma necessaria, 100 mila euro, fra i presenti al “taglio del nastro” insieme alla dirigenza dell’Asl e ai medici, oltre all’assessore regionale Antonio Saitta. Il San Giacomo è uno dei pochi ospedali in Italia a essere dotato di un Fusion Biopsy con tecnica robotica. Gilberto Gentili, direttore generale dell’Asl, ha annunciato che entro il 2018 saranno assunti quattro nuovi primari per il nosocomio novese e per i reparti di Pediatria, Nefrologia, Ortopedia e Medicina generale. In questi modo tutti i primariati del San Giacomo, per anni scoperti, saranno completati