Mentre il sindaco, Giorgio Storace, resta ancora in silenzio, la replica del Comune di Rocchetta Ligure all’articolo sulla messa in vendita di Porta Genova, l’antico ingresso del paese di origine medievale, arriva dal vicesindaco Rosanna Vialardi, che ha utilizzato i social per esprimere tutto il suo disappunto per la pubblicazione della notizia o, almeno, per il modo in cui è stata resa nota. Lo fa utilizzando il profilo che condivide con la sorella, impiegata comunale proprio a Rocchetta. L’esponente della giunta comunale, infatti, definisce la messa in vendita dell’edificio uno dei “tentativi volti a risollevare le sorti del nostro piccolo Comune” e ricorda che Porta Genova, “in passato apparteneva già ai privati”. Situazione per altro già evidenziata dalla minoranza in merito ai soldi pubblici spesi per acquistare l’immobile e soprattutto per restaurarlo, oltre 50 mila euro. Il vicesindaco assicura che se la cessione avrà successo Porta Genova, edificio da lei stessa definito “simbolico” per Rocchetta, ci saranno “tutte le garanzie che rimarrà tale”. La cessione della porta, così come gli altri atti del Comune, lascia intendere Vialardi, “viene interpretata come mezzo per screditare un’amministrazione che sta facendo sforzi enormi per resistere”.

Porta Genova

“Enormi sforzi” attuati negli anni scorsi da un piano di risanamento del bilancio che in un quinquennio doveva sistemare il bilancio attraverso la vendita di molti immobili, piano che però non ha dato i suoi frutti. Rocchetta, nel decennio scorso, per altro era salita alla ribalta delle cronache per via delle spese per i telefonini che gli amministratori addossavano alla collettività e per il pagamento di personale “esterno”, nonché per il maxi debito accumulato con l’allora Comunità montana, circa 100 mila euro. Poi ci sono i 7.200 euro di contributi previdenziali contestati dal revisore dei conti, che il sindaco, a detta della minoranza, non ha restituito come doveva entro il 31 dicembre 2015. Una somma, guarda caso, che si avvicina ai 10 mila euro che il Comune punterebbe a incassare cedendo Porta Genova, operazione che si potrebbe quindi evitare. Il vicesindaco, nel suo post su Facebook, rivolgendosi evidentemente alla minoranza, scrive che “ci si aspettavano azioni propositive e collaborazione”. L’opposizione ha già messo in evidenza che l’ultima pronuncia della Corte dei conti, che mette ancora alla berlina la gestione del bilancio comunale, non è stata resa nota al Consiglio comunale come stabilito dagli stessi giudici. “Ne siamo venuti a conoscenza dal sito internet della Corte – dicono – alla faccia della collaborazione”.