“Quanto mi farà pagare il cardinale Bagnasco per entrare a Genova?” Un Papa allegro e scherzoso ha aperto ieri in Vaticano l’Assemblea generale della Cei, che quest’anno dovrà sostituire il presidente uscente Angelo Bagnasco. Papa Francesco con questa battuta ha confermato che sarà a Genova sabato 28 maggio, e nella moltitudine della folla ci saranno anche i suoi parenti di Teo, la bella frazione di Cabella Ligure che il 3 giugno 1887, al civico 1, ha dato i natali a nonna Maria.

Papa Francesco con Monsignor Bagnasco

La nonna materna di Papa Francesco era figlia di Regina Demergasso e di Pietro Giovanni Gogna, detto Antonio. Lo dice il certificato di nascita depositato nell’archivio storico del Comune di Cabella Ligure. Ma a raccontare come si è arrivati ad individuare i parenti di Papa Francesco è Danilo Rovegno. Danilo con la sua famiglia trascorre le estati a Teo, in una casa molto particolare, la casa di nonna Maria.

Questa casa che è diventata la più famosa della Val Borbera, l’ha acquistata prima o dopo aver saputo che ci aveva vissuto la nonna del Papa.

Molto prima. Quando l’ho saputo, all’inizio ero incredulo e quando tutti gli indizi che avevano portato fin da subito a questa casa, hanno avuto i riscontri, ne sono stato naturalmente felicissimo e da quel momento mi ritengo il custode di questa casa. Ma sono stato felice soprattutto che fosse nata a Teo. Pur non essendo io né originario di Teo, e ovviamente neppure parente di nonna Maria, mi sono appassionato a questa vicenda bella, che ha riempito i cuori di gioia a tutti gli abitanti di questa frazione. Va detto che per quanto mi riguarda, ero già appassionato di storia, anche locale e questo episodio mi ha intrigato in modo particolare.

Lei fa parte del direttivo della Società Storica del novese…

Sì, e sono anche nel comitato di redazione della rivista, “Novinostra e In Novitate”, che dall’anno scorso, pur mantenendo attive le due associazioni Società Storica e In Novitate, è stato scelto di fondere le due pubblicazioni in un’unica rivista. Nel numero già in distribuzione ai soci, è stato pubblicato un articolo che parla di Teo, delle ricerche fatte per trovare i parenti. Un lavoro collettivo cui hanno fornito grande sostegno Andrea Franzante, Adriana Grasso, per la parte storica, le sorelle Carla e Lidia Demergasso, ma il paese tutto. Fin dal 2014, ossia da quando è stata fatta la scoperta, abbiamo iniziato a raccogliere dati, alcuni anziani ci hanno fornito più che altro degli indizi, ma nella fase di ricerca successiva siamo riusciti ad avere i riscontri e quindi le conferme anche tramite la ricerca nell’archivio storico del Municipio, nella chiesa parrocchiale di Cabella e grazie alla ricerca dello storico Giuseppe Decarlini nell’archivio della Diocesi di Tortona e di Giancarlo Libert. La ricostruzione dell’albero genealogico è stata difficoltosa, i cognomi sono sostanzialmente due: Gogna e Demergasso, ma i parenti sono quasi tutti discendenti di Regina Demergasso. Questo lo abbiamo capito dopo molte ricerche, quando abbiamo scoperto che certamente il papà di Maria era figlio unico, era nato vicino a Milano, nel regno lombardo-Veneto. La certezza ci deriva dal fatto che il padre di Pietro Giovanni Antonio, era morto giovanissimo, quando lui aveva tre anni e la mamma non si era mai risposata, quindi quando la famiglia Gogna parte per l’Argentina portando con sé la piccola Maria, a Teo rimangono solo i parenti di Regina Demergasso che a Teo ha lasciato due fratelli e due sorelle, il fratello maggiore e la sorella minore, si sono sposati e hanno avuto figli, che naturalmente erano cugini primi di Maria.

Teo 1930

La mia ricerca genealogica è partita dalla metà del Settecento e sono arrivato fino alla fine dell’Ottocento, poi dalla fine dell’ottocento a parte i documenti facili da reperire,  c’erano anche i ricordi dei vecchi, i bisnonni e i nonni delle persone attualmente in vita, che hanno potuto ricostruire il loro albero genealogico. Un lavoro certosino, anche perché i nomi di battesimo sono ricorrenti e spesso anche l’anno di nascita è il medesimo. E’ stato quindi difficilissimo districarsi tra nomi e cognomi uguali ma ci siamo riusciti, fino a individuare le sedici famiglie che sabato saranno rappresentate da sedici “ambasciatori”.

Lei andrà?

No. Non sono un parente, quindi non mi sembrava il caso di andare in questa occasione, ma ho pregato i miei amici di portare una copia della rivista al Santo Padre.

La benedizione inviata da Papa Francesco alla popolazione di Teo

Ci sarà certamente un’altra occasione. Del resto a Città del Vaticano la Val Borbera ci è andata spesso. Oltre alla visita del 9 settembre 2015, quando è stato consegnato a papa Francesco l’album fotografico della sua famiglia materna, a fine aprile di quest’anno, il Lions Club Val Borbera e Spinti, ha presentato al Pontefice il progetto per la ristrutturazione del Rifugio per ragazzi disabili di Piuzzo. Ma anche il Papa ha avuto un’attenzione particolare per Teo, come dimenticare la pergamena con il timbro del Vaticano, arrivata il giorno della festa patronale di San Bernardo. Nel messaggio Papa Francesco benedice la popolazione di Teo e ne invoca la protezione della Vergine.

E tutto questo succede perché “la nonna del Papa è nata a Teo”.