Non solo la busta paga di dicembre a zero euro. Per chi ha lavorato nella casa di riposo di Gavi fino al 31 dicembre scorso nel 2025 non ci sarà neppure la “disoccupazione”, tecnicamente chiamata Naspi. I 30 ex dipendenti della Codess sociale, gestore della struttura fino alla fine dello scorso anno, si erano dimessi per giusta causa opponendosi al trasferimento in altre Rsa gestite dalla cooperativa a oltre 50 chilometri. Una motivazione che la Codess aveva contestato, tanto che, secondo il sindacato Cse Sanità, ha indicato al ministero come motivazione le “dimissioni volontarie”, senza diritto alla disoccupazione. L’Inps così non ha riconosciuto nessuna indennità. Una situazione di forte difficoltà per le famiglie dei lavoratori, quasi tutte donne.

Intanto, all’Asl è arrivata una seconda manifestazione di interesse per la gestione della Rsa, chiusa dal 1° gennaio dopo che l’Asl non ha trovato nessun nuovo gestore al posto della Codess. Ora la proposta verrà valutata insieme a quella di Clinica Montallegro, società contattata dal sindaco Carlo Massa a fine anno. L’obiettivo è riaprire la struttura, riportare gli anziani a Gavi e ridare il posto lavoro agli ex dipendenti della Codess.