Il Consiglio comunale di Gavi
Il Consiglio comunale di Gavi

Stangata per le famiglie gaviesi titolari dei loculi dei cimiteri. Da settimane sono arrivate nelle case le lettere inviate dal Comune per il rinnovo delle concessioni cimiteriali: 660 loculi, per contare solo quelli presenti nel capoluogo, occupati da trenta-quarant’anni per i quali va rinnovato l’utilizzo o meno. Le cifre richieste si aggirano intorno ai 2 mila euro e gli amministratori, nella comunicazione rivolta agli eredi dei defunti, mettono le mani avanti annunciando uno sconto del 20% sul costo complessivo. L’alternativa è traslare le salme negli ossari. Nella lettera non viene indicato che anche questa operazione ha un costo, seppure minimo, pari a 100 euro.

I mugugni in paese non mancano. Se ne è fatta portavoce la minoranza. In Consiglio comunale il capogruppo Mario Compareti ha parlato di “estorsione” ai danni delle famiglie: “Un loculo nuovo costa in media mille euro mentre il Comune chiede il doppio, con uno sconto ridicolo del 20% per il rinnovo, quando il costo di costruzione, avvenuta quarant’anni fa, è stato più che ammortizzato. Non si discute ovviamente la necessità di provvedere al rinnovo delle concessioni ma è una scelta profondamente iniqua, poiché il Comune incassa una cifra enorme, 1,2 milioni di euro, quando sarebbe bastato non penalizzare i cittadini e pareggiare i conti chiedendo la metà”. “Bisogna fare attenzione all’uso di certe parole – ha replicato il vicesindaco Nicoletta Albano -. Noi stiamo facendo come i Comuni limitrofi, anche se c’è chi ha preso altre strade, come Serravalle, con il forno crematorio. Il rinnovo delle concessioni, pur essendo una materia delicata, va fatto per legge e c’è lo sconto del 20% con cui siamo andati incontro ai cittadini. I soldi servono anche per la manutenzione del cimitero”. Per molti cittadini le richieste di rinnovo hanno riguardato numerosi loculi e, dati i costi, hanno dovuto optare di malavoglia per gli ossari. Da sempre, ha ricordato Compareti, i Comuni sistemano i bilanci proprio grazie alle entrate dei cimiteri, “ma stavolta si esagera”.